In attesa delle sentenze della Disciplinare sul processo sul calcioscommesse (previste per mercoledi’), la lente degli investigatori della Procura federale si sposta ora sulla Serie A, grazie agli atti trasmessi dalla Procura di Bari. Una seconda tranche di indagini (la terza se si considera quella dello scorso anno) che terra’ impegnati gli uomini del Procuratore federale Stefano Palazzi almeno sino a meta’ luglio e che portera’ alla sbarra diversi giocatori e club della massima serie: quelli presumibilmente coinvolti dai propri tesserati (anche soltanto per l’omessa denuncia) attraverso il ‘protocollo Masiello’ (Bologna, Lecce, Parma, Udinese), come l’ha definito la procura di Bari, riferendosi all’associazione messa in atto dall’ex capitano del Bari Andrea Masiello con i suoi due amici-scommettitori Fabio Giacobbe e Giovanni Carella, ma anche quelli tenuti fuori dall’inchiesta di Cremona (Genoa, Lazio, Siena) e di Napoli (Napoli).
Ad inaugurare la ricca estate romana e’ stato l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli chiamato ad offrire chiarimenti sulla partita Palermo-Bari del 7 maggio 2011. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il bomber rosanero sbaglio’ il calcio di rigore dell’eventuale 3-1 che avrebbe permesso agli Zingari di centrare l’over pattuito con i giocatori del Bari qualche giorno prima nell’Una Hotel Regina di Torre a Mare dove la squadra pugliese si trovava in ritiro pre partita.
‘Sono tranquillissimo. Faro’ un giorno di vacanza a Roma. Non mi aspettavo questa convocazione, vediamo’, si e’ limitato a dire Miccoli entrando in Procura Figc. E in molti tesserati dovranno forzatamente vivere le loro vacanze romane. Sfileranno infatti davanti agli inquirenti federali tutti i calciatori contattati da Andrea Masiello per le tentate combine dei match legati alla squadra pugliese. Oggi in via Po e’ toccato a mezzo Bologna della stagione 2010/2011: Francesco Della Rocca, Gaby Mudingayi, Archimede Morleo, piu’ Daniele Portanova, chiamato a spiegare la proposta di combine fatta dagli amici di Masiello per la partita Bologna-Bari (0-4) del 22 maggio 2011. Prooposta che Portanova avrebbe respinto e di cui, come raccontato nel suo interrogatorio a Bari del 5 marzo, ha ‘messo al corrente l’intera squadra intimando a tutti di stare attenti’. ‘Ha raccontato in maniera leale e trasparente le circostanze sui cui era stato sentito a marzo – ha spiegato al termine dell’audizione l’avvocato Bordoni – con qualche approfondimento necessario alla giustizia sportiva. Omessa denuncia? Non ci sono gli estremi perche’ la percezione tale che gli imponesse la percezione. Bisogna denunciare quando ci sono concludenze’.
Ascoltato anche il portiere felsineo, ma ex Bari, Francois Gillet che e’ stato chiamato a confermare (cosi’ come Almiron) le minacce fatte dagli ultra’ del Bari nella stagione scorsa affinche’ i biancorossi perdessero le partite con il Cesena e la Sampdoria, su cui poi i tifosi avrebbero scommesso. Intorno al ‘supermercato’ del Bari, infatti, agivano sia gli Zingari, sia la tifoseria sia lo stesso Masiello che cercava di sfruttare le sue conoscenze (sara’ ascoltato anche lo juventino Pepe a riguardo) per tentare di sistemare le partite.
‘Mi auguro che si concluda tutto al piu’ presto, non solo per il mio assistito ma per il mondo del calcio’, ha dichiarato il legale di Gillet, Antonio D’Alessio. Domani tocchera’ ad altri cinque tesserati (tra cui il tecnico Bortolo Mutti) dei 37 convocati finora. Ma siamo soltanto all’inizio di un’estate che si prospetta rovente.
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