Il vicepresidente della Figc: «Ci sono regolamenti e sentenze della giustizia sportiva. Non mi metto a dire chi ha ragione e chi no perché non sono il magistrato però dico che Ben Johnson non ha vinto la medaglia d’oro». A volte bisognerebbe tacere, oppure quando si vuole ricoprire un ruolo importante nel calcio, come quello di vice presidente della FIGC, si dovrebbe essere bene informati e usare tutte le precauzioni per non urtare la suscettibilità di chi, come il popolo juventino, davvero non ne può più di attacchi, illazioni e continue bugie.
E’ stato fuori luogo il confronto con un atleta americano disonesto in modo conclamato avvicinandolo alla Juventus, ed è stato fuori luogo mettere in dubbio la legittimità della terza stella, considerando che in questi anni le prove che hanno scagionato la Juventus, compresa l’assoluzione della Juventus e il numero esorbitante di prove contro l’Inter che ha avuto la clamorosa prescrizione, sono state inoppugnabili.
A volte si dovrebbe fare un passo indietro, o informarsi, leggendo le cinquecento pagine di motivazioni del processo di Napoli che dicono che Moggi non ha commesso reato, ma ha pensato forse di farlo e che le indagini, con buona pace del colonnello Auricchio e il mai chiarito ruolo di Baldini, sono state fatte malissimo e hanno avuto un peso non indifferente.
Al contrario la dirigenza della FIGC dovrebbe prendere in considerazione la relazione che fece Palazzi dichiarando che l’Inter è colpevole, oppure infine dare le dimissioni nella persona di Abete che insignì Guido Rossi di un ruolo inappropriato, producendo disastri e ancora e ancora disastri.
E’ vero poi che c’è molta disinformazione, dalla RAI per esempio che fa un novantesimo minuto un po’ superato, ma non ha mai e dico mai dato un’informazione appropriata ed esaustiva delle verità di Calciopoli, delle prove clamorose di certo non contro la Juventus.
Infine, la disinformazione per alcuni può essere capita, ma Albertini che è vice presidente della Federazione gioco calcio, non può non essere informato su tutte le intercettazioni telefoniche inequivocabili, sulle prove schiaccianti e quindi sui veri colpevoli di Calciopoli, che essendo stati sbugiardati, di fatto scagionano Luciano Moggi.
Se Albertini vuole rendersi utile, invece che discutere sulla terza stella della Juventus, si dia da fare per colpire chi ha peccato a suo tempo, anche se questo significa far alzare il sopracciglio di Adriano Galliani, con cui da ex Milan avrà sicuramente un buon rapporto.
Dobbiamo ricordare però che la legge dovrebbe essere sempre uguale per tutti e non usata per colpire la Juventus, denigrarla, e danneggiarla, e favorire in modo automatico altri.
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