‘Se il senso delle mie parole e’ stato frainteso, me le rimangio’. Zdenek Zeman pigia il pedale del freno. Alla vigilia della gara col Bologna, il tecnico boemo non ingrana le marce alte che lo hanno contraddistinto nel corso degli anni, e si limita a dichiarazioni soft per stemperare la polemica innescata da un’intervista in cui parlava del presidente della Figc, Giancarlo Abete, come di un ‘nemico del calcio’. ‘Quelle tre parole non le pensavo cosi’ come sono uscite – precisa Zeman a Trigoria – me le rimangio se il senso e’ quello che avete capito voi. Io continuo a dire che la Federcalcio in questi anni poteva approfittare di tante situazioni per cercare di migliorare’. Insomma, nessun attacco personale ad Abete, ma l’atteggiamento del boemo nel corso delle conferenza stampa mostra che la societa’ si e’ confrontata col tecnico cercando di ‘smussarne’ almeno un po’ l’irruenza dialettica. ‘All’interno ne abbiamo parlato – ammette Zeman – ho spiegato quello che volevo dire e cosa invece e’ stato scritto, ma non credo che le mie parole danneggino la Roma, forse qualche titolo si’. La societa’ pero’ non mi ha detto che non approva il mio comportamento. E’ normale che vuole la tutela del nome della Roma, e io mi impegno anche in questo’.
Cosi’ come si impegna a portare la Roma piu’ in alto possibile. ‘Ma noi non facciamo l’anti-Juventus – ci tiene a precisare il boemo – noi siamo la Roma e vogliamo fare il nostro campionato meglio possibile. Abbiamo venti squadre in Serie A, e per me il campionato italiano e’ piu’ equilibrato rispetto a quelli esteri. In Italia la prima puo’ sempre perdere con l’ultima in classifica’. Ecco perche’ col Bologna, davanti ai 50 mila spettatori dell’Olimpico, servira’ una prova convincente per portare a casa i tre punti. ‘In ogni partita mi aspetto difficolta’, nessuno ci regalera’ niente – sottolinea Zeman – Il Bologna, anche se ha 0 punti, col Milan ha fatto bene, e i rossoneri non sono certo gli ultimi arrivati’.
Contro la formazione di Pioli il tridente offensivo sara’ composto da Totti e Lamela, con Destro punta centrale al posto dello squalificato Osvaldo. ‘Mattia si trova meglio da centravanti perche’ ha giocato sempre li’ – spiega Zeman – ma questo non vuol dire che non puo’ giocare in altri ruoli’. ‘E’ un ragazzo che vive per il gol – prosegue – e magari ha ancora problemi di collegamento con gli altri compagni, ma ha talento, voglia, e spero possa fare bene gia’ da domani’. Per quanto riguarda il resto della formazione, gli unici dubbi riguardano Balzaretti (che potrebbe partire dalla panchina lasciando spazio a Taddei) e Pjanic. Sul contemporaneo utilizzo del bosniaco sulla sinistra assieme a Totti, infatti, Zeman sembra avere qualche perplessita’: ‘Sono due giocatori di costruzione e non sempre due cosi’, messi vicini, danno risultati positivi. Sto riflettendo di dividerli’. La prima ipotesi e’ uno spostamento di Pjanic sulla destra, con Florenzi a sinistra e Tachtsidis regista; la seconda vede invece l’ex Lione in panchina con l’inserimento del brasiliano Marquinho.
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