“Tutto è azzurro a Napoli. Anche la malinconia è azzurra”. (Libero Bovio)
“Io amerei vivere su un pianeta tutto napoletano, perchè so che ci starei bene, Napoli va presa come una città unica, molto intelligente, Napoli è troppo speciale, quindi non la possono capire tutti…”. (Marcello Mastroianni)
“Tu sei un esempio, perché sei un conquistatore”. (Pelè a Maradona durante uno show televisivo nel 2005)
“Con Maradona, anche l’Arsenal avrebbe potuto vincere la Coppa del Mondo”. (Sir Robby Ronson)
SARRI DOMINATORE
Il Napoli mi sembra il candidato più forte per la vittoria dello scudetto. Forse è presto: dopo la pausa per la Nazionale è in programma Roma-Napoli e si chiariranno molte cose sia sulla consistenza dello squadrone di Maurizio Sarri, sia sulla fondatezza delle aspettative romaniste. Ma, al momento, il Napoli con il suo gioco travolgente mi sembra, alla lunga, quasi privo di rivali.
CI SARA’ ANCHE IL DERBY DI MILANO
Non solo: dopo la sosta è in programma anche il derby Milan – Inter e sapremo se Vincenzo Montella è da esonerare o potrà recuperare, e se Luciano Spalletti, l’eterno secondo, ha ragionevoli possibilità di inserirsi nelle sfide di vertice. Dunque è presto per fare previsioni? Forse sì, ma certamente no per uno scommettitore abituale e a volte temerario.
PERCHÉ PRONOSTICO NAPOLI
Dunque in verità in verità vi dico che il Napoli – che gioca un calcio meraviglioso e segna gol a grappoli in ogni partita – sarà l’assoluto dominatore, forse incontrastato, nel campionato. E se lo merita, per il suo pubblico straordinario che vive ancora nel ricordo della leggendaria stagione di Diego Maradona. Grazie a Aurelio De Laurentiis il Napoli è ritornato al centro del palcoscenico: tra i tanti meriti dell’imprenditore c’è quello di aver individuato in Sarri l’allenatore più adatto per dare un gioco moderno, entusiasmante, alla sua squadra.
LA JUVENTUS “NON TIENE”
Non credo nella tenuta della Juventus, e nel suo legittimo desiderio di conquistare il settimo scudetto consecutivo: per di più prioritariamente punta ad affermarsi in Champions League. E ha confermato limiti evidenti nella partita di domenica con l’Atalanta, in cui ha deluso anche il fenomeno Paulo Dybala.
Allegri addirittura ha perso la calma, prendendosela chissà perché con gli arbitraggi, la VAR, il mondo intero. La Juve non ha saputo gestire il vantaggio di 2-0, i suoi campioni (non solo Dybala) hanno commesso errori elementari. Di chi è dunque la vera colpa? E il simpatico Max – un tecnico bravissimo – non aveva sempre predicato che le decisioni degli arbitri non vanno criticate?
IL CENTROCAMPO DELLA ROMA
La Roma in teoria si propone come l’antagonista più autorevole: ha il centrocampo più forte in Europa. A De Rossi, Nainggolan e Strootman si aggiunge, già autorevole come gli altri, un giovane astro, Pellegrini. E Edin Dzecko sembra in forma come l’anno scorso, va in gol senza tregua. Nutro qualche dubbio però sulla maturità dell’allenatore Eusebio Di Francesco, per la prima volta alla guida di una grande squadra, nella città più scettica del mondo.
NÈ INTER NÈ MILAN
Non scommetto minimamente su (eventuali) ambizioni, per il vertice, di Inter e Milan: perché Spalletti ha una storia legata, oltre all’indiscutibile qualità tecnica, a una singolare superbia, che lo spinge a errori decisivi nei momenti cruciali. E nel Milan Montella, che comunque non é un fenomeno, non potrà sostenere le esagerate, forse frettolose ambizioni del club. Troppi i giocatori nuovi, troppo difficili assemblarli.
LA LAZIO, GRANDE NOVITÀ
Infine, la Lazio: straordinario outsider, ma incompiuto. Ha un allenatore, Simone Inzaghi, non solo intelligente ma anche preparatissimo ed esperto, a dispetto della giovanissima età. Ha un goleador, Immobile, che sta vivendo giorni di forma strepitosa. È esploso un faro luminoso a centrocampo, Luis Alberto. E soprattutto il “gruppo”, grazie a Inzaghi, è finalmente compatto, privo di gelosie e di problemi nello spogliatoio. Qual è il limite, allora? Una “rosa” ristretta, inferiore a quelle delle rivali.
IN CONCLUSIONE
Nei primi tre posti “vedo” Napoli, Roma, Juventus. Per il quarto – utile e prezioso per l’ingresso in Champions League – non mi sorprenderebbe la Lazio, più affidabile rispetto alle due ex grandi un po’ milanesi e molto cinesi.
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