“Un rigore è un modo meschino di segnare” (Pelè)
“Se stessi con un vestito bianco a un matrimonio e arrivasse un pallone infangato, lo stopperei di petto senza pensarci” (Diego Armando Maradona)
“Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio” (Albert Camus)
“Dallo stadio calcistico il tifoso retrocede ad altro stadio: a quello della sua stessa infanzia” (Eugenio Montale)
“Quando una donna ti fa cambiare vita è roba da ridere, ma quando ti fa cambiare la squadra di calcio del cuore, la situazione è seria” (Stefano Benni)
DOMANI IL CAMPIONATO
Ricomincia il campionato di calcio e viene in mente la dichiarazione che ho sentito da un medico in pensione: «Il calcio è l’unica cosa intelligente di cui possono parlare anche gli stupidi». Riuscirà la Juventus a vincere il decimo scudetto consecutivo?
Un bambino nato nel 2011 non ha mai visto un tricolore assegnato a una squadra diversa dai bianconeri. Un’altra battuta che circola è questa: «Sapete perché la Juve ha scelto come allenatore Pirlo? Per insegnare a Cristiano Ronaldo come si tirano le punizioni».
In effetti il fenomeno portoghese in due anni con la casacca della Vecchia Signora ha calciato un centinaio di punizioni segnando solo una volta in un derby contro il Torino…
Intanto Massimiliano Allegri, l’allenatore che ha vinto ben 5 scudetti con la Juventus, è ancora disoccupato ma resta memorabile la sua teoria:
«Ci sono troppi scienziati in panchina. Il calcio è un gioco semplice».
E molti già si chiedono: «Chi mangerà il panettone tra i pugliesi Antonio Conte e Giuseppe Conte?».
Sono lontani i tempi della frittatona, birra e rutto libero davanti alla tv come faceva Fantozzi in un film memorabile… Ma la domanda delle cento pistole è già un’altra: «Come giocherà la Juve quando Cristiano lascerà Torino?». Forse solo allora i bambini del 2011 vedranno uno scudetto su maglie non bianconere. O succederà già quest’anno.
LE INCOGNITE DI PIRLO E CONTE
Riparte domani la serie A, sul prossimo scudetto pesano le incognite legate a Pirlo e Conte. Scommettiamo che quest’anno la lotta per il primo posto nel campionato di serie A sarà più accesa e aperta, oltre alla solita dominante Juventus, a molte altre squadre?
Il torneo ricomincia con due gare interessanti, Fiorentina-Torino e Verona-Roma. Come i lettori possono immaginare, sono stato già sollecitato a proporre valutazioni e previsioni. Come d’abitudine, non mi tiro indietro: il dibattito calcistico, tra i tanti possibili, è il più piacevole. Siamo tutti allenatori e, all’occorrenza, commissari tecnici della Nazionale. Sullo scudetto pesano, oggettivamente, due grandi incognite. Forse, tra alcune partite, molti dubbi si scioglieranno. Per il momento è doveroso chiedersi: quali saranno i risultati di Andrea Pirlo alla Juventus e da Antonio Conte all’Inter? Pirlo è stato un calciatore di immensa qualità, ma come allenatore è al debutto: sarà sostenuto dalla forza compatta del club torinese, ma i punti interrogativi sono obbligatori.
È chiamato a vincere il decimo scudetto consecutivo e a far bene in Champions. Quale sarà la sua impostazione tattica, annunciata molto offensiva? E quali i rapporti con Dybala e Cristiano Ronaldo? In apparenza simile, ma in realtà molto diversa la situazione di Conte.
Pirlo sarà sostenuto fino allo stremo da Andrea Agnelli, che lo ha voluto, e da tutti i vertici. Conte, al contrario, è stato diviso dai dirigenti interisti, con polemiche profonde, fino a minacciare, annunciare le sue dimissioni. I litigi si riapriranno subito, se le difficoltà si rinnoveranno: Conte ha già lasciato intendere che a fine stagione vuole andarsene. Dietro le quinte la situazione è esplosiva. Lazio e Napoli, Milan e Roma sono in agguato. E, se a Bergamo non si sono montati la testa, c’è una certa Atalanta, sempre più agguerrita.