Il Milan e’ pronto a lasciare il campo ogni volta che si dovessero verificare situazioni come quella di Busto Arsizio, sia che si tratti di gare nazionali che internazionali: il presidente Silvio Berlusconi e’ orgoglioso della sua squadra e di come ha reagito di fronte agli insulti razzisti. Per questo ha chiamato Kevin Prince Boateng con il quale si e’ congratulato per la reazione contro ‘il deprecabile episodio di razzismo avvenuto nello stadio della Pro Patria’.
‘Assicuro che in tutte le partite, anche internazionali, ove si verificassero episodi di questo genere – dice Berlusconi – il Milan lascera’ il campo. Ho molto apprezzato il comportamento del mio Milan in questo caso e le dichiarazioni rese dai calciatori, dall’allenatore Allegri e da mia figlia Barbara.
Questi episodi incivili, questi fischi e questi cori denigratori si ripetono ormai con eccessiva frequenza e offendono il calcio e lo sport intero. Anche perche’ di tali gesti odiosi soffrono, oltre agli atleti, le societa’ e la stragrande maggioranza dei tifosi’.
Il giorno dopo il pomeriggio terribile di Busto Arsizio, il calcio discute e si interroga, il Milan cerca di recuperare serenita’ in vista della partita contro il Siena, saluta Pato e si stringe intorno a Boateng che oggi e’ piu’ convinto di ieri e si dice pronto a rifare tutto: ‘Non importa quale partita sia, se amichevole, se internazionale, o con la propria Nazionale, ma se fatti come quelli di ieri dovessero ripetersi, io lasceró ancora il campo di gioco".
Quanto accaduto non e’ facile da metabolizzare: il mondo del pallone e’ ancora sotto choc. E’ giusto interrompere una partita? Tante risposte, diverse sfumature. Clarence Seedorf e’ perplesso e non condivide fino in fondo la decisione del Milan di abbandonare il terreno di gioco: ‘Lasciare il campo e’ un segnale, ma e’ successo gia’ altre volte e non credo cambi le cose. Stiamo dando importanza ad un piccolo gruppo di tifosi che con un errato comportamento ha provocato tutto questo. Avrebbero dovuto identificare queste persone e sbatterle fuori dallo stadio, cosi’ il 90% del pubblico avrebbe potuto godersi lo spettacolo della partita’.
Discutono gli allenatori. Scettico Petkovic sulla possibilita’ di fermarsi in competizioni importanti: ‘Non penso che sarebbe stata interrotta una gara di campionato. Dipende se tutto lo stadio o solo un gruppo avesse intonato certi cori. E’ un episodio vergognoso, i valori dello sport e dell’umanita’ non vanno di pari passo’. L’allenatore del Cagliari Ivo Pulga da’ ragione ai rossoneri: ‘Penso che abbiano fatto bene, e’ ora di finirla: pagano tutti per 50 o 100 persone. Sono cose ridicole, a maggior ragione nel 2013. Faccio i miei complimenti al Milan. Queste cose dovrebbero essere fatte anche in campionato’.
‘Servono regole chiare – dice il tecnico del Torino Gian Piero ventura – cosi’ tutti ci atteniamo. Ha fatto bene il Milan perche’ era un’amichevole e ha lanciato un messaggio forte. Non posso pensare che a Busto Arsizio siano tutti cosi’ sciocchi: ognuno ha detto la sua, ma serve uniformita’ assoluta’.
Subito dopo l’annullamento della partita, polemiche anche sul ruolo degli arbitri, difesi da Marcello Nicchi: ‘L’arbitro non poteva sospendere la partita. L’unico che puo’ fermare le partite e’ l’incaricato del Ministero dell’Interno’. ‘Dal punto di vista arbitrale – continua – non c’e’ alcuna differenza tra campionato e amichevoli. Il Milan ha dato un bellissimo segnale. Tutti gli arbitri sono solidali con Boateng e gli altri che hanno subito questa vigliaccheria’. Una parola di chiarezza la spende il presidente della Lega Pro Mario Macalli: ‘Il calcio, quando succedono queste cose, deve chiudere le partite’. E questo dovrebbe succedere ‘ogni domenica’, anche in Serie A, e non solo nel caso di un’amichevole.
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