Continuano ad essere terrificanti i numeri dei morti in Brasile per la violenza negli stadi: nel solo 2011 nel paese che ospitera’ i prossimi Mondiali ce ne sono stati quasi tanti quanti il totale registrato dall’Italia in tutta la sua storia calcistica. Solo nel 2011, in Brasile sono morti 20 tifosi a seguito di scontri tra ultras, numero quasi equivalente al totale – 24 decessi – registrato in Italia in tutta la sua storia. Lo sottolinea uno studio accademico condotto dal giornalista Andre’ Luis Nery e divulgato oggi dal portale di notizie ‘Uol’.
‘L’ultima morte registrata in Italia – ha detto il giornalista – e’ avvenuta nel 2008. E quando questo accade generalmente il campionato si ferma, l’opinione pubblica viene coinvolta, e’ una questione gravissima per il Paese, al contrario di quanto accade da noi’, ha aggiunto l’autore del libro ‘Violenza nel calcio: morte di tifosi in Argentina e Brasile’.
Secondo le statistiche dello scrittore – che ha terminato il volume dopo quattro anni di ricerche – gli ultimi anni sono stati particolarmente violenti in Brasile: 14 morti nel 2007, 9 nel 2008, 11 nel 2009 (ma c’e’ chi sostiene che siano stati 21), 19 nel 2010, fino ad arrivare ai 20 del 2011, numero record di morti del genere in un solo anno nel paese che organizzera’ il Mondiale del 2014.
Numeri altrettanto preoccupanti erano stati quelli evidenziati dall’inchiesta pubblicata un mese e mezzo fa dal quotidiano sportivo ‘Lance’, che portavano a 155 il totale dei morti in Brasile per la violenza negli stadi dal 1988 ad oggi.
La media, spaventosa, era di 6 morti all’anno. Quindi altro che ‘calcio samba’, in Brasile e’ allarme e il calcio da tempo non e’ piu’ una festa.
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