Otto punti in quattro partite, e’ questo il patrimonio dilapidato dal Napoli a causa della sindrome del pareggio contro le squadre di seconda fascia. L’1-1 con il Palermo e’ un ulteriore campanello d’allarme per la squadra di Sarri che dall’inizio del torneo ha preso un solo punto dalle sfide contro Pescara, Genoa, Sassuolo e, appunto, contro i siciliani.
Otto punti persi, di cui quattro in casa contro gli emiliani e il Palermo, sono un macigno sulla classifica del Napoli, che ha perso l’occasione di agganciare la Roma al secondo posto e che proprio a causa delle vittorie mancate sulle squadre medio-piccole non riesce a tenere il passo della Juventus, lontana ora sei punti e con una partita, contro il Crotone, da recuperare. Una sindrome di cui Maurizio Sarri era ben consapevole, visto che alla vigilia aveva parlato di esame di mentalita’ che il Napoli avrebbe dovuto superare contro il Palermo.
A fine gara, pero’, il tecnico ha apprezzato la prestazione della squadra: “E’ stata una partita stregata, ma abbiamo creato tantissimo”, ha spiegato, elogiando comunque la squadra. Ma il problema c’e’ e pesa, come oggi sottolinea anche il capitano azzurro Marek Hamsik: “Ci dispiace – ha scritto sul suo sito web – per non aver portato a casa i tre punti, abbiamo avuto tante occasioni e tante palle per vincere la gara, ma ora dobbiamo guardare avanti e pensare alla sfida piu’ vicina, che e’ quella contro il Bologna”.
Una sfida che il Napoli a questo punto e’ obbligato a vincere, per uscire dal tunnel della “pareggite”, che dipende molto anche dall’atteggiamento delle squadre di seconda fascia, che si chiudono a riccio togliendo spazi, che sono vitali per le azioni in velocita’ del “tridente dei piccoli” Callejon-Mertens-Insigne: “Questi – ha detto Sarri irritato nel dopogara dall’atteggiamento del Palermo – sono i motivi per cui il calcio italiano all’estero non si vende piu’. Noi pensiamo a noi stessi, abbiamo creato tantissimo ma non siamo riusciti a vincere, dopo aver preso gol in una delle rarissime azioni dell’avversario”.
Il tecnico azzurro spera che con il ritorno di Milik la tendenza possa invertirsi e aspetta intanto che torni in forma Pavoletti, che nella mezz’ora giocata ieri ha mostrato di essere in ritardo di condizione dopo il lungo stop. Intanto si e’ chiusa l’avventura di Manolo Gabbiadini a Napoli. Il club ha raggiunto l’accordo con il Southampton per la cessione dell’attaccante che andra’ in Premier per 17 milioni di euro piu’ tre di bonus e una percentuale sulla futura rivendita.
Gabbiadini e’ atteso in Inghilterra per le visite mediche e lascia Napoli con pochi rimpianti visto che non ha mai sfondato in azzurro: nella sua avventura al San Paolo, cominciata nel 2015, e’ stato prima chiuso da Higuain e poi scavalcato nelle gerarchie di Sarri prima da Milik e poi da Mertens.
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