La Procura della Repubblica di Pescara stringe i tempi per arrivare alla verita’ sulla morte del giocatore del Livorno Piermario Morosini, scomparso tragicamente per un malore lo scorso 14 aprile, al 31esimo minuto del primo tempo della gara Pescara-Livorno. Sono tre gli indagati per omicidio colposo nell’inchiesta condotta dal Pm Valentina D’Agostino: il medico sociale del Livorno, Manlio Porcellini, quello del Pescara, Ernesto Sabatini, e il medico del 118 di Pescara in servizio allo stadio, Vito Molfese.
L’accusa della Procura ruota attorno al mancato uso del defibrillatore. In quel tragico pomeriggio, infatti, i tre medici, che furono i primi a soccorrere Morosini, non ritennero necessario l’uso del macchinario che pure era a bordo campo. Nei concitati minuti che seguirono al malore del calciatore, accorsero anche altri sanitari che stavano seguendo assistendo all’incontro dalla tribuna.
Nella circostanza ci fu anche il contrattempo di un’ambulanza che non riusci’ a raggiungere subito terreno di gioco perche’ l’ingresso della curva ‘Maratona’ era ostruita da un’auto della Polizia Municipale il cui autista si era allontanato e l’aveva chiusa a chiave. Fu poi rotto il vetro e rimosso l’ostacolo, ma passarono sei minuti prima che il mezzo di soccorso potesse arrivare sul terreno di gioco, e poi caricare Piermario Morosini: in quel momento il calciatore era agonizzante e mori’ durante il trasporto all’ospedale di Pescara, Nei confronti dell’ufficiale della Polizia Municipale che ostrui’ l’ambulanza con la sua vettura, fu adottato un provvedimento di sospensione da parte dell’Amministrazione Comuanale (su cui pende oggi un ricorso).
Nelle ore successive alla tragica scomparsa di Morosini ci fu anche la testimonianza di un infermiere che partecipo’ ai soccorsi il quale sostenne che quando al giocatore fu applicata la cannula manifestava ancora segni di vita.
L’autopsia svolta dal medico legale Cristian D’Ovidio certifico’ la morte di Piermario Morosini a causa di una rara malattia genetica, ovvero una cardiomiopatia aritmogena. Nei prossimi giorni dovrebbe svolgersi, sempre a Pescara, l’incidente probatorio.
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