La Roma Primavera oggi gioca la semifinale del Torneo di Viareggio, Luis Enrique sta seguendo i giocatori ma e’ convinto che per far crescere i giovani della ‘cantera’ giallorossa, servirebbe una squadra B, come in Spagna, per metterli a confronto "con giocatori di 28-30 anni e capire cosa e’ il calcio".
"Conosco ottimamente i calciatori della Primavera che quando e’ possibile si allenano con noi. Tutti sanno che ho sempre un pensiero per i giovani, ma qui in Italia c’e’ grande differenza tra la Primavera e la prima squadra. In Spagna non e’ cosi’, li’ ci sono squadre B che giocano ad livello altissimo. E’ un peccato per i giocatori perche’ se riusciranno a giocare a livelli piu’ alti sara’ piu’ facile il loro inserimento in prima squadra", spiega il tecnico catalano.
"Per crescere un calciatore giovane deve avere delle difficolta’. Quando si allenano con noi c’e’ troppa difficolta’, troppa differenza. La nostra squadra B e’ la Primavera, ma alcuni giocatori li’ giocano con troppa facilita’, c’e’ troppa distanza: vai a vedere le partite di Primavera in cui gioca Viviani -dice Luis Enrique-, e’ troppo facile per lui, ma poi in prima squadra e’ troppo difficile. Mi piacerebbe che giocassero ogni settimana in uno stadio con calciatori di 30 anni. Per loro sarebbe molto meglio competere nel calcio, ma e’ solo il mio pensiero".
Discussione su questo articolo