Il caso Osvaldo irrompe nel dopo-derby della Capitale, si espande oltre il Grande Raccordo Anular e fa arrivare la sua eco fino a Coverciano, rovinando il clima di serenità che doveva accogliere il raduno degli azzurri di Cesare Prandelli per il doppio test contro San Marino e Repubblica Ceca, propedeutico alla partenza per il Brasile per la Confederations Cup. L’attaccante italo-argentino, tenuto in panchina fino a pochi minuti dal termine della finale di Coppa Italia di ieri tra Roma e Lazio, aveva platealmente polemizzato a fine gara con il tecnico Aurelio Andreazzoli, che stamattina è stato molto duro: "Osvaldo? Non è nuovo a queste scene sotto le telecamere, poi magari nel privato ha comportamenti un po’ piagnucolosi. Ad ogni modo è un problema suo, non mio’. E della Nazionale, perché "sono comportamenti che derivano da un calciatore che rappresenta anche l’ambito della Nazionale dove etica e giusti comportamenti sono capisaldi da perseguire". E Osvalda non si lascia certo scappare l’occasione per replicare, approfittando di twitter, con un attacco pesantissimo: "…Facevi più bella figura se ammettevi di essere un incapace.. Vai a festeggiare con quelli della Lazio va..".
La polemica non può non chiamare in causa Prandelli e la Nazionale, evocate dallo stesso Andreazzoli: la chiamata dell’oriundo adesso è in bilico. "Prima di prendere una decisione su Osvaldo, voglio capire bene tutti i passaggi della vicenda e confrontarmi con i dirigenti della Roma: di sicuro sarà una decisione in tempi brevi – spiega il ct dal centro tecnico di Coverciano – Adesso non dobbiamo dare risposte a nessuno, certo che in questo gruppo vanno seguiti comportamenti di un certo tipo e, se così non è, abbiamo preso e prenderemo provvedimenti adeguati. Ma voglio parlare prima con i dirigenti giallorossi, confrontarmi con serenità, poi prenderemo una decisione. Siamo in Nazionale, e questo impone serenità".
Analizzando la stagione appena conclusa, il cittì mostra ottimismo per il cammino della Nazionale: "Il nostro campionato ha offerto un buon calcio, ma ci manca un po’ di qualità per essere competitivi a livello europeo. La stagione è stata dura, però la maglia azzurra fa ritrovare entusiasmo. Le sensazioni sono buone. Tre anni fa abbiamo iniziato un progetto sapendo che avremmo incontrato difficoltà, eravamo consapevoli che avremmo dovuto cercare ritmi più alti e gioco di qualità. Non si può pensare di risolvere le partite con un episodio o con una giocata".
La finale di Champions League e quella di Coppa Italia, nel giro di 24 ore, consentono un confronto a 360 gradi tra il calcio europeo di vertice e il made in Italy: "Siamo lontani – ammette Prandelli – noi usiamo termini come vita e morte. Gli altri vedono le partite come momenti di gioia, con la voglia di stupire. Noi siamo rimasti ai sassi che vengono lanciati ai pullman. Dovremmo andare allo stadio con uno spirito diverso. La violenza è sempre violenza, è un problema che va di pari passo con quello del razzismo. Quest’ultimo è un tema che affronteremo. Sono convinto che le squadre devono avere la capacità di discutere anche argomenti scomodi, lo abbiamo fatto lo scorso anno prima degli Europei e lo faremo anche stavolta". Nella Nazionale di Prandelli è determinante un elemento esperto come Andrea Pirlo: "E’ un riferimento per tutti i giovani, anche per quelli che cercano di rubargli il posto. E’ una gioia vederlo in Nazionale: se sarà stanco, valuteremo. Ma questo è un problema secondario, sono convinto che troveremo tutti pimpanti". Ci sono anche i giovani, come Cerci e Sau. "Cerci quest’anno mi è piaciuto molto, perché è stato determinante nella fase offensiva del Torino. Sau è un attaccante moderno, un giocatore che fa la fortuna degli allenatori, perché si adatta alle esigenze del tecnico".
BUFFON,OSVALDO? HA ATTENUANTI, POSTA IN PALIO ERA ALTA ‘Le attenuanti sono tante, perche’ c’era in palio la coppa Italia e poi si trattava di un derby molto sentito. In certi casi e’ normale che qualcuno possa trascendere’. Il capitano della nazionale, Gigi Buffon, commenta cosi’ ai microfoni di RaiSport dal ritiro di Coverciano la querelle in atto tra l’attaccante azzurro Osvaldo e il suo tecnico alla Roma, Aurelio Andreazzoli. ‘Non posso dire quello che decidera’ il nostro commissario tecnico – ha proseguito Buffon in merito all’ipoteso che Prandelli possa decidere di non convocare l’attaccante giallorosso -, posso solo dire che Osvaldo ha fatto sempre il meglio con noi, e’ stato ineccepibile sia per l’impegno suia per i rapporti con i compagni’.
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