A Toronto ci abitano 2,79 milioni di persone, che diventano poi 5,5 milioni se si prende in considerazione quella che è chiamata Greater Toronto Area, tutta l’area metropolitana. Ma non è questo il punto di cui si va orgogliosi, ce ne sono ben altri che cominciano con il fatto che Toronto è una delle città più multiculturali del mondo ed è anche la metropoli più sicura nel Nord America, secondo i criteri di Places Rated Almanac. Due aspetti che la rendono indubbiamente particolare se si considera anche che a Toronto si parlano oltre 140 tra lingue e dialetti, una ‘babele’ si potrebbe dire, con il 30% della popolazione che parla un’altra lingua oltre all’inglese e al francese. Altri numeri? Nel 2006 Toronto rappresentava l’8% di tutta la popolazione canadese comprendendo il 30% dei nuovi immigrati e il 20% del totale degli immigrati in Canada. Tra il 2001 e il 2006, Toronto ha accolto 1.109.980 immigranti provenienti da tutto il mondo e nello stesso periodo ha dato il benvenuto a un quarto del totale degli immigranti arrivati nel paese e attualmente la metà degli abitanti è nata fuori dal Canada. Situazioni e numeri che rendono l’idea di come la grande città canadese sia davvero speciale e in questo mosaico ovviamente folta è la rappresentanza italiana. Se in tutto il Canada circa 1,5 milioni di persone si considerano di discendenza italiana, l’area di Toronto è quella che, numericamente, ne accoglie di più, quasi mezzo milione, che rappresentano poco meno del 10% del totale della popolazione, senza dimenticare poi che c’è anche un altro forte legame, in quanto la lingua italiana è parlata da almeno 195.000 persone, la comunità più numerosa dopo il cinese. Ecco perchè Toronto, non solo in Canada, ma in tutto il Nord America, rappresenta molto per l’Italia e gli italiani. Inutile da aggiungere poi che anche a Toronto c’è una ‘Little Italy’, che si identifica in College Street West, là dove gli italiani cominciarono ad arrivare attorno al 1920. Adesso è una zona conosciuta per la presenza ovviamente di numerosi ristoranti italiani, ma un’altra parte dove forte è la concentrazione di italo-canadesi è Corso Italia, anche qui caratterizzata dalla presenza di ristoranti, caffè, oltre che panifici e negozi di abbigliamento. Ecco che in questo contesto, fatto di un legame molto stretto con l’Italia, l’ultima novità per la comunità italo-canadese è l’arrivo in città della Roma, per una amichevole con il Toronto FC, la squadra di calcio locale che milita nella MLS, la Major League Soccer.
L’amichevole, che fa parte di una tournée che la Roma svolgerà in Nord America, prima tappa a Kansas City (31 luglio), ma ne è attesa almeno una terza, si giocherà il 7 agosto al BMO Filed, lo stadio dei Toronto FC che, per quel giorno si trasformerà in un piccolo Olimpico, viste le dimensioni della comunità italo-canadese presente in città. E per presentare l’amichevole a Toronto è sbarcato Italo Zanzi, CEO della società giallorossa. "Si tratta della parte più importante della nostra preparazione estiva – ha spiegato Zanzi – non è una vacanza, sarà un incontro vero e che si lega anche alla costruzione del nostro global brand. Ci sarà la nostra prima squadra in tournée, è pre-season d’accordo, come ogni altro team faremo riposare i nostri giocatori, ne proveremo altri, ma in campo ci saranno sempre titolari".
Per rendere più vicina la Roma alla comunità italo-canadese, la presentazione dell’incontro è avvenuta proprio nella ‘Little Italy’ di Toronto. "Sarà una partita vera quella che ci opporrà al Toronto FC – ha garantito Zanzi – abbiamo un nuovo tecnico, Rudi Garcia, vi posso assicurare che l’amichevole verrà presa molto seriamente". E se Francesco Totti sarà, come ormai capita da anni con i giallorossi, il giocatore più atteso, a Toronto si avrà anche l’opportunità di vedere all’opera i nuovi acquisti. Kevin Payne, presidente e Gm dei Toronto FC, ha poi ribadito l’importanza della visita della Roma nella città canadese: "Toronto ha una delle più grandi comunità italiane del mondo – ha sottolineato – e così ci aspettiamo anche che, probabilmente, non saremo noi a giocare in casa questa volta. Staremo a vedere, di sicuro saranno in tantissimi a tifare per la Roma".
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