Diciamo la verità: la Juve è talmente abituata a vincere scudetti che, nel momento in cui s’aggiudica la Terza Stella, sembra che registri un evento abituale, un atto dovuto. Niente di nuovo sul fronte bianconero. E la festa, prim’ancora di scendere in campo con l’Atalanta, ha l’aria di un dettaglio burocratico.
Magari sarà adeguatamente onorato, il terzo scudetto consecutivo; ma poteva andar meglio, poteva assumere un altro tono, il trionfo, se si fosse verificato almeno un po’ di ore più lontano da alcuni eventi delle ultime ore: la dolorosa esclusione dalla finale di Europa League, la drammatica finale di Coppa Italia fra Fiorentina e Napoli.
"Faccio i complimenti alla Juventus, a Conte e ai giocatori – ha detto il ct della Nazionale, Cesare Prandelli, commentando a ‘Radio Anch’io lo Sport’ su Radio1 il terzo scudetto di fila vinto ieri dai bianconeri -, sono riusciti a vincere uno scudetto strameritato nonostante le pressioni e il dover essere costretti a vincere".
"Grazie anche alla Roma e al suo gioco bello e propositivo, il nostro calcio non e’ messo male nel gioco – ha aggiunto Prandelli – Queste due squadre giocano un calcio propositivo e molto interessante, valorizzano in pieno i giocatori ed hanno una fisionomia di gioco. Anche Napoli e Fiorentina hanno un impianto di gioco collaudato, il nostro calcio si sta ritrovando e nelle prime quattro ha una sua identità".
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