La Juventus continua a pareggiare – quarto nullo consecutivo, sesto nelle ultime sette giornate di campionato – e si allontana dal Milan. Con lo 0-0 odierno a Marassi e il 2-0 rossonero in casa sul Lecce, il Milan allunga a +4, massimo vantaggio della formazione di Allegri da quando ha preso in mano la vetta del campionato. Dall’inizio del girone di ritorno, quella odierna era l’ottava giornata, il Milan ha "mangiato" 5 punti ai bianconeri: 17 quelli rossoneri nella seconda metà del torneo, 12 quelli bianconeri, che avevano girato per primi davanti allo striscione del titolo di campione d’inverno con +1 sui rossoneri. E sopratutto, sebbene la Juventus sia ancora imbattuta, fa sensazione il numero dei pareggi – 14 su 27 partite, in pratica il 52% delle gare giocate -; solo tre volte si è vinto in Italia lo scudetto con 14 pareggi (Juventus 1977/78 e 1996/97 e Milan 1992/93), mai oltre questo numero.
La situazione sta prendendo forma anche in coda, dove il Cesena e il Novara (che stasera riceverà nel posticipo l’Udinese) si stanno pericolosamente staccando: -14 dalla salvezza per i romagnoli, al massimo saranno -11 per i piemontesi in caso di successo stasera. Nell’era dei 3 punti a vittoria solo il primo anno – 1994/95 -, quando peró le retrocessioni erano ancora 4, la distanza tra le ultime due e la salvezza era cosí ampia: quell’anno alla 27 giornata Brescia ultimo con 12, Reggiana penultima con 14, la prima delle salve era una del tandem Foggia-Genoa con 29 punti ciascuno, a +17 sui lombardi e +15 sugli emiliani. Anche tra terzultima e quartultima, da quando sono tre le retrocessioni, è distacco record: 6 punti separano il Lecce, oggi terzultimo e in B, e l’accoppiata Cagliari e Parma quartultime e prime delle salve.
Discussione su questo articolo