La squadra si allena, i tifosi intonano cori, il presidente distribuisce sorrisi. Tutto bene? No, la tensione e’ palpabile nel ritiro della Juventus a Chatillon. Come un fantasma l’inchiesta Calcioscommesse aleggia sulla truppa bianconera e minaccia la panchina di Antonio Conte. Una sorta di spada di Damocle sulla testa del tecnico salentino, che questa mattina e’ tornato nel posto che gli e’ piu’ congeniale: il campo. E’ il primo allenamento stagionale che dirige. Due veloci parole con i giocatori per preparare la giornata, poi si e’ messo ai lati ad assistere alla seduta. Scatti e ripetute che bruciano l’erba. Dopo l’ottimismo manifestato ieri, l’umore oggi non sembra dei migliori.
A portare qualche parola di conforto (e soprattutto per scambiare due chiacchiere a quattr’occhi) alle 9 e’ arrivato nel ritiro valdostano il presidente Andrea Agnelli. Un veloce passaggio sul terreno del Brunod dove stavano iniziando gli allenamenti e poi si e’ dedicato ai tifosi, tra autografi, foto e grandi sorrisi. Anche due scambi a calciobalilla e il siparietto con un giovane fan che gli chiedeva la firma sul diario: ‘Lo facciamo sul 5 maggio ok?’, ha risposto il numero uno della societa’ bianconera riferendosi al celebre scudetto 2001-2002 ‘scippato’ all’Inter all’ultima giornata.
Tornato sul campo, il presidente si e’ subito diretto verso Conte: i due hanno parlato fitto fitto per qualche minuto. E’ probabile che il colloquio sia proseguito anche durante e dopo pranzo. Argomenti il mercato e, soprattutto, l’inchiesta calcioscommesse. La dirigenza non vuole farsi trovare impreparata di fronte ad un’eventuale squalifica. La soluzione potrebbe essere il patteggiamento (2-4 mesi) ma Conte non ne vuole sentir parlare. Cosi’ la societa’ ha messo in preallarme l’allenatore della Primavera, Marco Baroni.
Il valdostano Paolo De Ceglie, ‘enfant du pays’, indossa i panni del pompiere: ‘L’ambiente e’ sereno e tranquillo. Oggi abbiamo subito iniziato a lavorare, concentrati e determinati, senza pensare ad altro’. Paura di una squalifica per Conte?
‘Non e’ nei miei pensieri, lui e’ il nostro allenatore e lo sarà ancora per tanti anni’. La voglia di superare il malessere per le ombre che incombono sull’allenatore arriva anche dagli ultras che si sono assiepati sulla tribuna dello stadio di Chatillon. Cori a favore del mister dell’ultimo scudetto sono stati scanditi a lungo, tra i fumogeni colorati. Una fiducia assoluta nel tecnico, del quale i tifosi sono tra i primi sponsor. Qualche attrito, invece, permane con la societa’ a cui molti chiedono la riduzione del prezzo dell’abbonamento: dalle urla isolate al presidente Agnelli fino all’eloquente striscione ‘Con voi alla Juventus guadagnare non e’ importante. E’ l’unica cosa che conta’. Sfotto’ sono poi stati rivolti all’ex interista Lucio, giunto oggi in ritiro e sceso in campo nell’allenamento del pomeriggio. Domani in conferenza stampa sara’ lui a confrontarsi con le domande dei giornalisti, parlando di passato (nerazzurro) e di futuro (bianconero).
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