Trasferte logisticamente sfortunate: non e’ soddisfatta l’Inter dopo il sorteggio per il prossimo impegno di Europa League, all’indomani della partita contro i romeni del Vaslui. I nerazzurri, unici teste di serie, si giocheranno interamente all’Est il passaggio ai sedicesimi (riservato alle prime due di ciascun gruppo). Il sorteggio li ha infatti indirizzati nel girone H, composto dai russi del Rubin Kazan, dai serbi del Partizan Belgrado e dagli azeri del Baku. ‘Un sorteggio logisticamente per noi sfortunato, con trasferte disagevoli che rischiano di condizionare molto la gara della domenica. Anche se queste sono le insidie dell’Europa League e lo sappiamo’, e’ il commento dell’allenatore Andrea Stramaccioni. Stessi concetti vengono espressi da Ivan Cordoba e da Luis Figo. ‘Ci e’ toccato un girone molto impegnativo – dice il team manager Cordoba – nel senso che quelle che ci attendono non sono trasferte agevoli, ma niente che una grande squadra come l’Inter non possa affrontare’. ‘Logisticamente – sono le parole del ‘ministro degli esteri’ nerazzurro Figo – il nostro e’ un girone duro, ci saranno delle trasferte lontane, ma la mia opinione e’ che tecnicamente non dobbiamo avere problemi’.
La qualificazione in Europa League conquistata con piu’ di un brivido evidenzia, comunque, ottime novita’ in vista della Roma: splendida prova per Fredy Guarin che gioca alla grande, segna e ‘strega’ il pubblico di casa. In crescita costante Coutinho, benissimo Palacio. Ora l’Inter deve dimostrare di essere un po’ meno pazza e sempre piu’ affidabile: la partita contro la squadra di Zeman sara’ un test utile per capire le potenzialita’ dei nerazzurri in questo campionato. La rosa e’ ampia e Stramaccioni avra’ l’imbarazzo della scelta: i nuovi sono a regime e Alvaro Pereira potrebbe esordire proprio il 2 settembre, cercando di far dimenticare il vuoto lasciato da Maicon (ceduto al Manchster City) nella difesa nerazzurra.
Presentazione alla Pinetina del giocatore che chiede di evitare confronti. ‘Io sono Alvaro Pereira e – dice – sono un altro giocatore, non credo che sia giusto fare dei paragoni, posso solo dire che difendero’ questi colori con le mie caratteristiche e con le mie capacita”. ‘Se mi sento pronto? Se sento la pressione addosso? Non sento la pressione – aggiunge – mi sento pronto. La pressione ce l’ha chi si alza alle 6 della mattina per sfamare la famiglia. E in generale non sono una persona cui piace parlare molto, preferisco far parlare il campo’. Parole sagge e intelligenti da parte del nuovo difensore che conosce a menadito la storia dell’Inter: ‘E’ il sogno di qualunque giocatore essere qui. Il mio si e’ compiuto. Vorrei ringraziare il Porto per i tre anni fantastici trascorsi li’ ma anche qui ho subito percepito un grande affetto che ripaghero’ in campo. So tutto di questo club, della sua storia e del suo presente, ora stiamo vivendo un processo di cambiamento ma il progetto e’ ambizioso e i giocatori sono di qualita’. Vogliamo dimostrare la nostra mentalita’ vincente nel lungo cammino che ci attende. Vogliamo grandi risultati’.
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