Il VAR è stato presentato come la soluzione del problema degli errori e delle sviste arbitrali nel calcio italiano. Peccato che neanche la tecnologia abbia risolto il problema e che ancora oggi ci siano contestazioni di ogni tipo. Per esempio, ieri ci sono stati dei casi eclatanti. Un esempio è il rigore non dato al Milan nella partita contro la Fiorentina. Leao è stato fatto cadere in area di rigore dal giocatore della squadra gigliata. Il calcio di rigore non c’è stato. Il Milan ha vinto comunque, ma l’episodio dubbio è avvenuto quando la partita era ancora sullo 0 a 0. Molto probabilmente, se il Milan avesse avuto il rigore (e lo avesse trasformato in gol) la partita sarebbe stata diversa.
Ci sono state situazioni analoghe anche in altre partite, come quella tra Roma e Bologna. Anche in precedenza ci sono state situazioni dubbie.
Ora, errare è umano. Tutti possono sbagliare. Però, il VAR è stato fatto apposta per evitare che certi errori possano essere determinanti in una partita di calcio. Come si suol dire, quattro occhi sono meglio di due. Tuttavia, si continua a sbagliare nonostante la tecnologia. Questo non va bene. Forse, il problema non è la tecnologia in sé ma potrebbe essere il non saperla usare. Forse, la classe arbitrale potrebbe avere delle carenze? Quando l’errore è determinante per il risultato diventa un problema. Così, si può parlare di campionato falsato.