In nome di ‘antiche passioni giovanili andate in prescrizione dopo 26 anni di Milan’, Adriano Galliani sabato pomeriggio tifera’ Juventus nel big match del San Paolo contro il Napoli. Ma sara’ soprattutto concentrato sulla sfida che subito dopo attende i rossoneri all’Olimpico contro la Lazio, per cui e’ stato designato Tagliavento, l’arbitro di Milan-Juventus e del gol fantasma di Muntari. ‘E’ una storia vecchia – ha tagliato corto Galliani -, questa e’ una partita fondamentale’ in cui il Milan e’ obbligato a vincere ma Massimiliano Allegri ‘non rischia: se non va bene a Roma la fermata successiva e’ Malaga, poi il Genoa e altre ancora’.
‘La societa’ non ha mai pensato di sostituire l’allenatore, abbiamo fiducia assoluta in Allegri’, ha assicurato Galliani, giurando che ‘prima di Natale andro’ a New York a trovare mia figlia Micol e non Guardiola’. Intanto un altro allenatore ha ricevuto una telefonata dall’ad milanista, quello del Torino Giampiero Ventura. ‘Avrebbe dovuto avere piu’ fortuna e la chance di allenare una grande squadra – ha notato Galliani – Volevo fargli i complimenti, il 4-2-4 lo faceva lui’. Ora lo adopera Allegri, e non tutti a Milanello ne sono felici. Ad esempio, Nocerino si e’ augurato un cambio di modulo.’Ma ho visto che Muntari (operato a giugno ai legamenti del ginocchio, ndr) sta bene’, ha tagliato corto Galliani, e infatti il ghanese fra un paio di settimane potrebbe diventare il mediano ideale per affiancare De Jong davanti alla difesa.
Il rientro di Pato (pronto al debutto stagionale) puo’ favorire il ritorno alle due punte, un dogma di Silvio Berlusconi. ‘Piu’ che altro a lui come a me piace vincere le partite’, ha notato Galliani: ‘Ho parlato ieri a lungo e di tante cose con il presidente, l’ho sentito determinato, concentrato e propositivo. Berlusconi – ha aggiunto – segue tutte le partite in tv. Sa tutto del Milan, e’ presentissimo e tornera’ allo stadio. Come diceva James Bond al suo capo, non e’ mai andato via. E ce lo teniamo stretto’. Anche se la linea della proprieta’ e’ cambiata. ‘Ha deciso che il Milan deve mantenersi con i propri ricavi – ha detto Galliani – Le cessioni di questa estate erano dovute al monte ingaggi ma ora basta, non c’e’ piu’ bisogno di vendere. Il prossimo bilancio sarà sostanzialmente in pareggio, speriamo di vincere almeno lo scudetto dei bilanci’. E’ presto, pero’, per parlare di spese folli o di Balotelli. ‘Raiola e’ un furbacchione, e’ il piu’ grande promoter d’Europa’, ha sorriso Galliani, che si e’ adoperato per strappare i migliori contratti con gli sponsor. Come quello rinnovato e presentato nel pomeriggio all’autodromo di Monza con Audi, ‘che ha investito molti piu’ soldi nel biennio 2012-14′.
Pensando al Real Madrid o alla Ferrari, l’ad rossonero vorrebbe che il Milan avesse ‘un brand che va al di la’ dei risultati sportivi’. Per i tifosi, pero’, e’ difficile farne a meno, come dimostra la campagna abbonamenti al minimo storico. ‘In Italia ci sono gli stipendi piu’ bassi – e’ l’analisi di Galliani – , per l’anno prossimo stiamo pensando di abbattere il costo dei biglietti, almeno per il primo anello’.
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