Il Chievo e’ la bestia nera della Juventus. Lo dicono i numeri, ma lo dice soprattutto Massimo Carrera, molto soddisfatto perche’ la Juve ‘e’ tornata aggressiva e cattiva come lo scorso anno’, ma anche preoccupato, perche’ ‘tutti vogliono superarci, per passare alla storia come quelli che hanno interrotto la nostra imbattibilità’. E’ una Juventus che si rituffa in campionato, dopo il felice ritorno in Champions e deve convivere con nuove realta’ come il turn over e il calo fisiologico di alcuni uomini, come, in questo periodo, Andrea Pirlo. ‘Abbiamo soluzioni come Marrone e Pogba che sono in grado di inserirsi perfettamente nei nostri meccanismi’. Conte e Carrera, insieme ai giocatori, hanno studiato il Chievo, ben sapendo che ‘la qualita’ non basta, serve anche quantita’, forza da provinciale e approccio mentale giusto per batterlo’. Spuntano due nomi nuovi nel gruppo, Quagliarella, l’eroe di Stamford bridge e Bendtner, il finora oggetto misterioso (solo in bianconero, perche’ aveva disputato un buon Europeo). A chi gli chiede se si sia risentito per la dichiarazione dell’ex napoletano (‘sono andato verso la panchina per salutare Storari’), Carrera risponde chiarendo quale sia stato il suo atteggiamento: ‘L’ho chiamato perche’ volevo abbracciarlo e complimentarmi. Non gli ho detto proprio niente per quella risposta’. Bendtner, assicura il tecnico, e’ pronto: dovrebbe andare sicuramente in panchina, tantopiu’ oggi che e’ diventata lunga.
I cambi dovrebbero essere complessivamente cinque: Barzagli-Lucio, Asamoah-Giaccherini, Pirlo-Pogba o Marrone, Isla-Lichtsteiner e Quagliarella-Giovinco. Ancora indisponibili Pepe, Padoin e Vidal, quest’ultimo per la legggera distorsione di Londra. Il modulo, per ora non cambia: ‘Finora e’ quello che ci offre piu’ garanzie’, spiega Carrera, che ribadisce per l’ennesima volta come le decisioni tattiche e tecniche durante la partita le prenda lui, consultandosi al massimo con Filippi, che e’ allenatore. ‘Con Conte, pero’, c’e’ accordo su tutto, anche in settimana, quando si prepara la partita’. A proposito del tecnico titolare, gli chiedono se non sia meravigliato che a Firenze si faccia fatica a trovare un posto protetto in tribuna per lui: ‘A Londra abbiamo di nuovo avuto un saggio, mercoledi’ sera, della cultura sportiva inglese, diversa dalla nostra. In uno stadio inglese Conte potrebbe tranquillamente sedersi dove vuole, perche’ c’e’ rispetto per tutti, anche per gli avversari. La situazione e’ assurda, ma noi accettiamo le regole. Dovremmo pero’ prendere esempio da quel paese’. C’e’ anche il tempo di difendere Giovinco: ‘Lui fa quello che gli chiediamo e si sacrifica come gli altri attaccanti’. Non e’ tempo di rimandare a esami di riparazione, ne’ tantomeno di bocciature, quindi: il periodo e’ troppo delicato, con la serie terribile Chievo-Fiorentina-Roma-Shakhtar alle porte.
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