Uno dei ‘belli’ della storia del calcio alla guida della nazionale femminile. Antonio Cabrini e’ il nuovo allenatore delle azzurre. Una scelta significativa da parte della Figc, che ha individuato in lui l’uomo giusto per sostenere e rilanciare l’intero movimento, ma anche per dare continuita’ al progetto che il presidente Abete, insieme al vice presidente vicario e presidente della Lnd Tavecchio e in linea con la strategia del Club Italia e del presidente Albertini, ha messo in piedi e sta portando avanti per incrementare sul piano quantitativo e qualitativo un settore il cui obiettivo e’ quello di raggiungere il massimo livello di diffusione e aumentare la competitivita’ nei confronti delle nazionali di altri paesi.
‘Accetto questa sfida con grande entusiasmo – ha commentato il neo allenatore – e ringrazio la Figc per avermi offerto questa opportunità: il calcio femminile e’ un movimento in espansione, raggiungere il livello di nazionali come Stati Uniti e Giappone forse e’ impensabile, ma non siamo certo figli di un Dio minore. Sono convinto che in questo campo si possa lavorare bene e che potremo fare ulteriori passi in avanti rispetto a quelli che la Nazionale ha gia’ compiuto in questi sette anni con Ghedin: tanto di cappello a questo allenatore che ha raggiunto risultati importanti, per me e’ un piacere raccogliere l’eredita’ che mi ha lasciato e faro’ di tutto per incrementarla. Adesso e’ presto per parlare di tante cose, aspetto di conoscere la squadra e di vederla al lavoro sul campo, ma non credo che sara’ molto diversa dalla Nazionale maschile, i concetti e le situazioni sono le stesse’.
Cabrini fara’ il suo esordio il prossimo 16 giugno a Torino, in occasione della gara di qualificazione al Campionato Europeo che l’Italia – prima in classifica a punteggio pieno – giochera’ contro la Macedonia. Da calciatore Cabrini vanta un curriculum che parla da solo: 352 partite in Serie A (delle quali 297 con la maglia della Juventus), 35 reti in un totale di quindici stagioni; 73 gare in Nazionale, di cui dieci da capitano, 9 reti. In bianconero ha conquistato sei scudetti, la Coppa Italia nel 1982-83, la Coppa delle Coppe nel 1983-84 e la Coppa dei Campioni la stagione successiva, divenendo cosi’ uno dei primi giocatori (con alcuni compagni di squadra) a vincere le tre coppe europee (gia’ nel 1976-77 aveva vinto la Coppa Uefa) e, ulteriormente, tutte le competizioni internazionali per club con il suo trionfo nella Coppa Intercontinentale nel 1985. In Nazionale ha esordito il 2 giugno 1978, a 20 anni, nella partita del girone eliminatorio del Mondiale in Argentina Italia-Francia (2-1) disputata a Mar del Plata. La sua ultima partita da giocatore fu il 17 ottobre 1987, a Berna contro la Svizzera, in una partita valida per le qualificazioni all’Europeo ’88. Allora aveva 30 anni, oggi, che di anni ne ha 54, in azzurro ci torna da allenatore.
Le sue precedenti esperienze dal 2000 in avanti sono state in club minori (Arezzo, Crotone, Pisa e Novara), ma dal 2007 al 2008 e’ stato anche il ct della Siria. Ma e’ la prima volta per lui da tecnico con una squadra femminile.
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