Battere la Repubblica Ceca per avvicinare l’Italia al Mondiale 2014, onorare la Confederations Cup per testarla in vista del grande evento fra un anno in Brasile: ha vinto tutto Gigi Buffon ma non e’ ancora sazio e da capitano suona la carica aspettando le prossime decisive sfide. ‘La Confederations puo’ darci indicazioni importanti per il Mondiale – afferma il portiere – Mica e’ da tutti parteciparvi, e’ una competizione di grande valore che dobbiamo e vogliamo onorare al meglio anche perche’ ci aiutera’ a farci trovare pronti’. Prima pero’ c’e’ la gara con la Repubblica Ceca che puo’ far fare un salto all’Italia verso il mondiale, ma sul quale pesa l’allarme-meteo: ‘Le esondazioni della Moldava hanno creato vittime e danni ingenti nelle zone di Praga. Si sperava che da giovedi’ il tempo migliorasse invece pare che la perturbazione continuera’ e questo non aiuterebbe ne’ la loro ripresa ne la nostra gara. Non sappiamo ora se c’e’ il rischio di un rinvio – prosegue Buffon coinvolto anche perche’ la moglie Alena Seredova e’ di Praga – Nelle sedi istituzionali si sta valutando tutto. Se mi sentirei tranquillo a giocare venerdi’? Mi sentirei nel giusto. Fermo restando che il segnale piu’ forte dovremmo recepirlo da loro, giocassimo in Italia decideremmo noi, in questo caso dipende da loro, dalla loro sensibilita’ e dalla loro coscienza del problema. Noi siamo aperti a ogni decisione con rispetto, magari uno spot calcistico potrebbe aiutare a far distrarre per qualche ora’.
Buffon mette in guardia anche da un avversario distante soli 5 punti: ‘Noi stiamo proseguendo la marcia verso il Brasile in maniera abbastanza serena, finora non ci sono state brutte sorprese per meriti anche nostri e vorremmo continuare cosi’. Se dunque vogliamo andare al Mondiale non bisogna perdere gare come queste. L’importante contro avversari che non ti regalano nulla come la Repubblica Ceca e’ evitare di giocare sotto tono altrimenti rischi: bisogna fare una grande prova anche per aumentare il vantaggio sulle seconde’. Sara’ un derby in famiglia: ‘I figli saranno dalla mia parte, ma credo che pure Alena al 51% tifera’ per me pur avendo a cuore il suo Paese e la sua nazionale. Di certo, comunque finira’, lei sara’ contenta’.
E’ d’accordo con Prandelli che vuole una Nazionale come una squadra di club capace di giocare con piu’ moduli: ‘Essere duttili e’ un pregio e una risorsa’. Prossimo alle 128 gare azzurre, a 8 dal primatista Fabio Cannavaro, Buffon di chiudere non ha alcuna intenzione: ‘Chi e’ il mio successore in Nazionale? E’ l’ultimo mio pensiero – ride – Abbiamo un parco portieri di grande valore, Sirigu ha appena vinto col Psg, Marchetti e’ sulla stessa onda, non scordo Viviano e Agazzi e’ in ascesa. Poi ci sono tanti giovani bravi, Bardi, Leali, Fiorillo. Se oggi non venissi piu’ chiamato saremmo sereni’. Ma a ora non e’ cosi’: ‘Sono vicino al mio 5 Mondiale? Nessun effetto, quando vivi le cose al presente non t’accorgi dell’eccezionalita’. Magari lo capiro’ quando avro’ smesso. Eppoi – sorride – io punto a fare 7 Mondiali’.
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