Emigrati a 16 anni o appena maggiorenni, perché liberi a zero, ancor prima di essere svezzati e lanciati nel nostro calcio. Giovani promettenti salutano l’Italia e si dileguano. E poi ci si lamenta che la Serie A e la Nazionale non abbiano più un serbatoio.
Talenti in fuga per la Germania, non è più solo un caso sporadico.
A spiegarlo è Il Messaggero.
Inácio Samuele Piá, figlio di Joao, classe 2008, ha lasciato l’Atalanta per il Borussia Dortmund: nel 2022 l’under 15 azzurra lo aveva convocato per il Torneo di Sviluppo Uefa 2022 in Portogallo. A gennaio Luca Reggiani, difensore 16enne ormai ex Sassuolo, era volato anche lui a Dortmund e vinto con l’under 17 il campionato.
Il Bayern Monaco nei giorni scorsi ha soffiato alla Cremonese il trequartista Guido Della Rovere, classe 2007, 17 anni compiuti il 4 giugno. Andrea Natali, 16 anni compiuti il 28 gennaio, gioiello dell’under 17 azzurra, adesso è al Bayer Leverkusen di Xabi Alonso.
La Bundesliga sta saccheggiando anche la Lazio, che perderà il fantasista 2008 Francesco Reita quando, il 23 ottobre, avrà compiuto il 16° anno: è conteso da Lipsia e Dortmund. I club europei hanno più soldi, visione e coraggio.
Le società nostrane non riescono a pareggiare le offerte, l’età minima prevista per firmare un accordo da professionista a 16 anni (durata massima triennale, prima di un altro contratto) non protegge il made in Italy né può bloccare questo esodo.