‘Un ritorno voluto’. Cosi’ Alberto Aquilani definisce questa chiamata azzurra quasi dieci mesi dopo l’amichevole di Ferragosto con l’Inghilterra. Il centrocampista della Fiorentina e’ stato convocato da Prandelli dopo la bella stagione in viola contrassegnata da 7 gol, 6 assist e un rendimento costante. ‘Volevo tornare in Italia anche per la Nazionale. Faro’ di tutto per andare in Brasile per la Confederations e fra un anno per il Mondiale, traguardo ambito da ogni giocatore’. Peraltro – aggiunge – ‘Prandelli e Montella sono simili, si basano sul gioco, sul possesso palla, sulla qualita’. E la Nazionale usa lo stesso modulo della Fiorentina’.
Intanto Aquilani si gode la rivincita su chi ha smesso di credere in lui giudicandolo bravo ma fragile e definendo la sua carriera una promessa non sempre mantenuta: ‘E’ sbagliato riassumerla cosi’ – taglia corto il giocatore – ho avuto infortuni e qualche situazione particolare pero’ sono ancora giovane e ho tempo per migliorarla. Non so se qualcuno a Roma o altrove deve pentirsi, di certo fossi andato dietro le chiacchiere mi sarei abbattuto piu’ di una volta’. Pure l’esperienza al Milan non e’ stata fortunatissima: ‘Prima di Natale avevo giocato 18 gare, ne mancavano 7 per arrivare al traguardo fissato per il mio riscatto invece dopo l’infortunio Galliani mi disse che voleva risparmiare. Comunque sono contento di essere oggi alla Fiorentina che ben si adatta a me. E poi esserci arrivato con un ds che mi aveva ceduto e un altro che mi aveva preso a Liverpool – ride riferendosi a Daniele Prade’ e a Eduardo Macia – e’ per me motivo di orgoglio, mi ritengono una scelta giusta’. Ammette che, romano e cresciuto nel vivaio romanista, da adolescente l’obiettivo era restare il piu’ a lungo possibile in giallorosso: ‘Ho giocato piu’ di 100 partite con la Roma, il percorso poteva esser quello. Ma ora non tornerei indietro, le mie sono state scelte obbligate pero’ sono felice di averle fatte. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. A Firenze mi hanno dato fiducia, ci sono un allenatore che mi fa giocare con continuita’ e compagni bravi che rendono la vita facile. Ho ancora 2 anni di contratto e voglio restare, sto bene qui, spero sia cosi’ pure per Pizarro’.
In azzurro Aquilani ha ritrovato molti milanisti contro i quali ha lottato fino all’ultimo per il 3/o posto: ‘La rabbia resta, la Fiorentina e’ stata penalizzata ma ora guardiamo avanti. Abbiamo fatto una stagione incredibile, ci riproveremo l’anno prossimo. E’ difficile per noi proporci come anti-Juve ma me lo auguro’.
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