Succede spesso che, nell’arco di un campionato, una partita venga definita decisiva. Per Massimiliano Allegri mai come alla vigilia di questo derby l’aggettivo e’ appropriato, visto che sara’ ‘la serata piu’ importante della stagione’. A 180′ dalla fine del campionato il suo Milan non ha scelta: deve battere l’Inter sperando che la Juventus lasci altri punti per strada a Trieste contro il Cagliari. E secondo l’allenatore rossonero, ‘chi e’ in testa dopo questo turno vince lo scudetto al 99%’.
Il punto percentuale e’ concesso solo perche’ ‘nel calcio puo’ succedere di tutto’ e Allegri ricorda in particolare il clamoroso harakiri della Roma che, nel 1986, getto’ al vento lo scudetto contro il Lecce gia’ retrocesso regalandolo alla Juventus. I bianconeri mercoledi’ hanno perso due punti proprio contro il Lecce e a Milanello sperano in un replay contro la ex squadra di Allegri. ‘No, non ho mandato messaggi ai miei ex giocatori’, assicura il livornese che dopo oltre due mesi di polemiche sembra mettere da parte il ‘gol fantasma’ di Muntari.
‘Non serve a nulla parlarne, ho gia’ annoiato tanta gente’, sorride l’allenatore rossonero che poi aggiunge: ‘Io mi diverto. Non saprei scegliere quale partita rigiocare ma certo, arrivare a pari punti con la Juventus mi farebbe girare le scatole’. Il tema sara’ di attualita’ anche se i bianconeri vinceranno il titolo con 1-2 punti di distacco. Eventuali polemiche sono rinviate e, secondo Allegri, non e’ tempo nemmeno per i bilanci della stagione del Milan. ‘Aspettiamo almeno domani alle 23. Non e’ giusto valutarla per un punto o una partita: ora e’ una stagione importante, magari domani lo diventa ancora di piu”.
Allegri non sente dunque la sua panchina legata alla conquista dello scudetto. ‘Non mi sono mai sentito sfiduciato, con il presidente in due anni ho sempre parlato e non ho mai sentito sfiducia – chiarisce -. Ci sono stati venti giorni di amarezza e delusione in cui abbiamo perso il primato e la Champions’. Per la coppa bisogna aspettare la prossima stagione, per la vetta non e’ tutto deciso. Il destino passa ovviamente per il derby del Meazza e la partita di Trieste.
‘Non dobbiamo essere nervosi, chi ha da perdere e’ la Juventus’, sottolinea l’allenatore che deve rinunciare a Thiago Silva (‘Secondo gli esami strumentali e’ ok, ha ancora una cicatrice al muscolo e non si sente sereno’) e Antonini e chiede ai suoi di ‘cercare la vittoria giocando in maniera equilibrata. All’andata – spiega – l’Inter e’ stata accorta. Questa sara’ una partita diversa. Bella e aperta. Mi aspetto un’Inter molto offensiva. Noi abbiamo solo un risultato: dobbiamo vincere, altrimenti consegniamo lo scudetto alla Juventus’.
Allegri affronta il quinto allenatore (Stramaccioni dopo Benitez, Leonardo, Gasperini e Ranieri, l’unico che e’ riuscito a batterlo) diverso in altrettante sfide con l’Inter. Un giorno potrebbe vivere il derby sul fronte opposto. ‘Il mio contratto col Milan dura fino al 2014, ne riparliamo – sorride – tra due anni’.
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