Nel 2018 calato dell’1,2% le esportazioni del Made in Italy in Russia, a causa dell’embargo totale per una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso. Tra questi prodotti troviamo frutta e verdura, ma anche formaggi, carne, salumi, pesce.
Coldiretti ha analizzato i dati Istat relativi al primo quadrimestre dell’anno, in riferimento alle dichiarazioni del presidente Vladimir Putin sui rapporti tra Italia e Russia. Le esportazioni italiane sono scese ad un valore di poco inferiore agli 8 miliardi di euro nel 2017, circa 3 miliardi in meno del 2013, l’anno precedente all’introduzione delle sanzioni decise dall’Occidente.
Per Coldiretti si tratta di un blocco assai dannoso per i prodotti italiani, senza contare che alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni italiane in Russia si sommano poi quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. Insomma, il made in Italy in Russia non arriva, ma arriva benissimo l’italian sounding. Prodotti italiani “taroccati” che vanno a ruba, visto che quelli davvero italiani non ci sono. Un vero disastro.