Taverna, borgo d’impronta medievale del catanzarese e città natale di Mattia Preti, tra i protagonisti del seicento pittorico italiano, concorrerà al titolo di Capitale italiana della cultura 2027. E’ tutto pronto, in Comune, per la presentazione della candidatura in vista della procedura di valutazione che si terrà nella prossima primavera sotto l’egida del Ministero della Cultura.
Si dice sicuro della bontà della proposta il sindaco, Sebastiano Tarantino. “Un’idea – spiega – frutto di una riflessione sul nuovo ruolo strategico dei piccoli borghi, diventati sempre più attrattori culturali e turistici e sempre più al centro delle politiche di rigenerazione portate avanti dal governo. Basti pensare al Pnrr Borghi e al Fondo piccoli comuni a vocazione turistica”.
E proprio la partecipazione a quest’ultimo bando, con il progetto presentato dal Comune di Taverna valutato egregiamente, ha incoraggiato il sindaco a tentare la sfida della candidatura a Capitale Italiana della Cultura.
“Dopo la bella vittoria della piccola Procida nel 2022 e l’ingresso tra le finaliste per il 2026 del borgo molisano di Agnone – sostiene Tarantino – è chiaro che anche i piccoli comuni possono ambire ad un riconoscimento così importante. Specie se il progetto presentato è rappresentativo di un territorio più vasto. In quest’ottica quella di Taverna sarebbe la candidatura di tutta la Sila piccola catanzarese, di un’area estesa cioè in cui è forte la presenza di arte, cultura, natura e turismo.
Lo straordinario patrimonio ambientale e culturale di Taverna, le sue chiese monumentali, i suoi personaggi illustri, tra i quali ricordiamo i fratelli Mattia e Gregorio Preti e la loro mirabile pittura, Gian Lorenzo Anania, con le sue opere di cosmografia e geografia, e poi ancora i laghi e le foreste, il Parco nazionale e le Aree protette, le tradizioni artigianali ed enogastronomiche, ma anche le nuove e straordinarie realtà attrattive come il Sila Science Park, il nuovo Museo Multimediale Immersivo e la Ciclovia dei Parchi – sottolinea Tarantino – possono rappresentare gli elementi distintivi di un progetto più ampio che definisce un’intera entità culturale che è, indiscutibilmente, patrimonio dell’intera Calabria”.
“La candidatura di Taverna – sottolinea ancora il sindaco Tarantino – rappresenta soprattutto un’esperienza per imparare a lavorare come sistema, tra comuni, associazioni, imprese e cittadini. Un’esperienza capace di rinsaldare i legami con la comunità. Abbiamo potuto constatare che tutti i comuni che partecipano a questa competizione mettono al centro delle proprie politiche la cultura, non solo come consumo di eventi ma come leva di inclusione sociale”.
“Noi siamo pronti – conclude il primo cittadino di Taverna – e vogliamo candidarci con l’aiuto di tutte le Istituzioni del territorio, ma soprattutto con la spinta delle nostre comunità”.