“Il più bel chilometro d’Italia” (Gabriele D’Annunzio descrivendo il lungomare di Reggio Calabria)
“In certi paesi della Calabria si respira l’odore delle cose antiche, del rispetto, dell’accoglienza, della scoperta, della meraviglia” (Fabrizio Caramagna)
“La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca” (Cesare Pavese)
“I calabresi sono gente dal carattere temprato come l’acciaio” (Antonio Gramsci)
“La Calabria ha seni e non porti, per cui la lunghissima linea delle sue coste è più percorsa da pescatori che da naviganti” (Cesare Lombroso)
LA GROTTESCA VICENDA DEL COMMISSARIO PER LA SANITÀ
La mortalità in Calabria è la più bassa in Europa, ma la grottesca polemica sul commissario per la sanità sarà ancora per molto tempo al centro dell’attenzione dei mass media e del mondo politico. In dieci giorni si sono dimessi tre commissari incautamente designati dal ministro Speranza. Cotticelli, Zuccatelli, Gaudio… Un quarto nome, Gino Strada, è fortemente contestato: il presidente della Regione Calabria ha detto che “bisognerà passare sul suo cadavere”, se si vorrà nominarlo.
LA COMPETENZA DEL PROFESSOR ROMEO
In questo assurdo caos, vorrei sommessamente segnalare quanto ha detto il professor Franco Romeo, un eccellente medico (cardiologo di fama mondiale), di origine calabrese (di Fiumara, sulle colline di Reggio Calabria). Ho avuto il privilegio di conoscerlo. Romeo pochi giorni fa è stato nominato consulente della Regione e ieri ha dichiarato: “La mia Calabria non è da zona rossa, non ci sono criticità e ha la mortalità più bassa d’Europa per il Covid 19. Non c’è alcuna emergenza medica”.
LA PIÙ BASSA MORTALITÀ!
Romeo, nominato dal Presidente Nino Spirlì, ha il compito di verificare l’effettiva adozione di tutte le misure necessarie per fronteggiare la diffusione del Coronavirus in Calabria. “Qualche giorno fa – ha detto – il report Altems realizzato dall’Università Cattolica ha certificato che la mortalità per Covid in Calabria è 1,4 per 100 mila abitanti, contro una media nazionale molto maggiore“.
NON C’È BISOGNO DI OSPEDALI DA CAMPO…
La conferma arriva dall’analisi dei dati giornalieri. “Pochi giorni fa su 636 morti con Covid in Italia solo 1 è stato registrato in Calabria, e poi su 550 decessi solo 5. E cosa ci dice il dato dei decessi? I tre grandi ospedali hanno tenuto, non ci sono grandi criticità. Abbiamo 40 persone in terapia intensiva, non servono ospedali da campo, ma esperti per organizzare una rete di eccellenza, per evitare che i pazienti vadano a curarsi fuori regione dirottando fiumi di denaro”.
Aggiungo dunque che il fatto che gli ospedali da campo siano stati affidati a Gino Strada come se la Calabria fosse simile ai paesi africani, rappresenta una immeritata umiliazione – l’ennesima – per la dignità dei cittadini della mia regione: un’offesa, in particolare, per quanti vi lavorano con grande serietà professionale.