Il blitz di Caivano fatto dalle forze dell’ordine mandate dal governo è stato un atto molto positivo. A Caivano c’è stato lo stupro di due giovani cugine. Non si poteva continuare così. Ci sono zone del nostro Paese in cui le istituzioni mancano da troppo tempo. Lì i cittadini onesti (che sono la maggioranza della popolazione residente) sono tenuti in ostaggio dai delinquenti. Sono zone franche nelle quali (di fatto) comandano associazioni criminali di ogni tipo. Ciò non è accettabile.
Il premier Giorgia Meloni ha dato un segnale forte nell’andare a Caivano e nel fare vedere che lo Stato è presente: i cittadini onesti si sentiranno più tutelati – si spera – e avranno meno paura di denunciare i criminali. Molto spesso, l’omertà nasce dall’assenza delle istituzioni.
Purtroppo, ci sono tante zone come Caivano. Per esempio, c’è stato un altro stupro anche a Palermo. Il problema non riguarda solo il Mezzogiorno. Penso ai centri di città come Milano. Provate ad andare vicino alla Stazione Centrale di Milano di notte. Si vedono persone (per lo più straniere) che spacciano droga e molestano i passanti. Inoltre, nel Varesotto, vi è un bosco che è controllato da immigrati nordafricani che spacciano droga e minacciano le persone. Serve il pugno di ferro per affrontare certe situazioni.