Il segreto del caffè, ben noto, risiede nella sua preziosa “mina d’oro” di caffeina, un alcaloide che dona alla nostra tazza di nero liquido quel magico “booster” di energia.
Non tutti sanno, però, che questa preziosa risorsa non è limitata solo ai chicchi di caffè, ma si trova in oltre 60 specie di piante, dalle foglie di tè ai semi di cacao (coca cola, erba mate, cioccolato, bevande energizzanti a base di Cola, prodotti erboristici come il guaranà, per non parlare poi degli analgesici, dei cosmetici anticellulite o dei farmaci per malattie da raffreddamento).
Se nella natura la caffeina agisce come un potente difensore, fungendo da insetticida naturale, nel nostro corpo genera una serie di effetti intriganti e complessi.
Caffè, quale scegliere?
Prima di addentrarci nel mondo dei benefici e degli effetti collaterali della caffeina, è bene parlare del caffè e di quale – tra quello in filtro, espresso e solubile – abbia i livelli più alti di caffeina: appena 30ml di caffè espresso contiene tra i 60 e i 65 mg di caffeina; 245 ml di caffè filtrato contiene tra i 95 e i 200mg di caffeina; infine, 240 ml di acqua in cui viene sciolto il caffè solubile contiene tra i 30 e i 90 mg di caffeina.
Insomma, se si ha bisogno bisogno di ridurre l’assunzione di caffeina per evitare il nervosismo, l’insonnia e altri piccoli effetti collaterali, il caffè solubile può essere un ottimo alleato poiché è quello che, tra i tre, ne contiene meno. Se, al contrario, si ha assoluta necessità di un “boost” di energia immediato in un momento di sonno o di particolare stanchezza, si può scegliere tra un caffè in filtro, ideale se si preferisce lungo, o un delizioso espresso da gustare in un sorso. Tutti i tipi di caffè sono facilmente reperibili in ogni punto vendita esistente. Anche se forse meno utilizzato in Italia, troviamo agevolmente anche il caffè solubile sia in negozi online che nei supermercati classici.
I benefici della caffeina
La caffeina agisce principalmente come antagonista dei recettori dell’adenosina, un neurotrasmettitore che tende a rallentare l’attività cerebrale e promuovere il sonno. Bloccando l’adenosina, la caffeina accende una sorta di “luce verde” per l’attività neuronale, stimolando il rilascio di neurotrasmettitori come la dopamina e la noradrenalina, che lavorano insieme per migliorare la nostra vigilanza, concentrazione e persino umore.
Ma gli effetti della caffeina non si limitano al cervello. Essa può accelerare il metabolismo, stimolare il sistema nervoso simpatico (noto anche come “lotta o fuga”) e migliorare le prestazioni atletiche, fornendoci quel tocco di sprint aggiuntivo per superare i nostri limiti o affrontare riunioni interminabili. Ed è un ottimo “alleato” anche per gli sportivi: se assunta entro i livelli massimi consentiti la caffeina ha un’azione positiva sulla performance della maggior parte degli atleti. Anche dosi tutto sommato moderate (200-400 mg), ingerite un’ora prima della competizione, migliorano l’attenzione, la concentrazione e la resistenza.
Ma attenzione agi effetti collaterali
Tuttavia, è importante essere consapevoli degli effetti collaterali: un consumo eccessivo di caffeina può causare problemi come insonnia, ansia, aumento della frequenza cardiaca, mal di stomaco e, in alcuni casi, dipendenza. Pertanto, è essenziale regolarne l’assunzione, conoscendo la propria quota giornaliera.