Per Massimo Cacciari, intervistato dal Dubbio, la sentenza della Corte Costituzionale consegna al Paese solo una gran confusione. “Si può andare a votare con qualsiasi legge elettorale, ma rimane un casino assoluto”. “Non si è risolta la questione che ci portiamo dietro da anni: il doppio sistema elettorale tra Camera e Senato. È stato l’elemento caratterizzante della Seconda Repubblica”.
Dunque, non è cambiato nulla? “C’è un elemento in più: quella che viene fuori dalla Consulta è una legge proporzionale, perché il 40 per cento non lo prende nessuno, siamo dunque anche al peggio della Prima Repubblica”.
Secondo Cacciari, “la politica ha abdicato su tutta la linea, non solo sulla gestione dei lavori pubblici, perfino sulle leggi elettorali. Sia chiaro, era scontato che la Consulta avrebbe bocciato l’Italicum, i giudici hanno fatto il loro lavoro. Diciamo però che sotto certi aspetti, la Corte è intervenuta in maniera molto diretta. Perché concludere il parere dicendo che si può subito tornare al voto era una precisazione che si poteva risparmiare. Non era compito suo”.
A parere di Cacciari, Renzi ha fretta di tornare al voto “perché meno sta sulle prime pagine dei giornali e più è facile che scompaia. È una personalità politica che o è onnipresente o non regge lo scuro”. “La linea è chiara come la luce del sole: formare un governo Renzi-Berlusconi. Ci stanno lavorando dall’epoca del patto del Nazareno”. (red)
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