Care Amiche e cari Amici,
oggi celebriamo, assieme a tutta la Comunità italiana nel mondo, la Festa della Repubblica. Voglio condividere con Voi l’entusiasmo ed il sentimento nazionale che provo in questi 70 anni di vita della nostra storia, dal giorno in cui il referendum scelse la Repubblica. Nel suo settantesimo compleanno la nostra Repubblica si presenta rinnovata con delle riforme istituzionali che hanno portato alla fine del bicameralismo perfetto.
Infatti, oggi, tutte le leggi devono passare al vaglio sia della Camera dei Deputati che del Senato per essere approvate, mentre, con la riforma sarà solo la Camera ad approvare le leggi ordinarie e di bilancio, oltre che votare la fiducia al Governo. Il Senato, invece, diventerà un organo rappresentativo delle istituzioni territoriali, ed i senatori saranno eletti dai consigli regionali tra i consiglieri stessi ed un sindaco rappresentativo delle città della regione. In tutto, 95 senatori, più quelli a vita, che resteranno in carica per la durata del loro mandato di amministratori locali. Le riforme interessano anche la Comunità italiana all’estero in maniera diretta, perché con la riforma, l’art. 48 della Costituzione è stato modificato, sopprimendo, al Senato, il collegio in cui votano gli italiani residenti all’estero, che avranno la loro rappresentanza solo alla Camera.
Ma la Repubblica è sempre la stessa, essa si rinnova, per adeguarsi ai tempi, ma nasce dai valori di allora che sono sempre attuali; e come diceva il Presidente Ciampi, restaurando la Festa della Repubblica, "di repubbliche se ne dà una sola, la prima, del 2 giugno 1946".
Con questa Festa, noi che viviamo fuori dai confini nazionali, abbiamo l’opportunità per riflettere sul nostro essere italiani e Comunità anche all’estero, riaffermare il nostro forte senso di appartenenza ad una identità ancorata ai valori espressi nella tradizione culturale della madrepatria, ricordare le nostre radici e riscoprire i principi attorno ai quali si fonda il nostro stare insieme in una realtà statale tra le nazioni. Principi sempre attuali che vanno rivissuti e riaffermati concretamente a partire da ciascuno, attraverso un impegno civico maturo e responsabile e nell’osservanza delle leggi. In questo è importante il ruolo della scuola e della cultura affinché possa svilupparsi in ciascuno un senso civico ed una coscienza civile in grado di costruire un ethos condiviso della democrazia.
Quindi, con l’Italia nel cuore e con la Costituzione nella mente, guardiamo con fiducia al futuro della nostra Comunità di persone ma anche di valori che ci rendono espressione viva di quell’umanesimo latino che ha reso grande l’Italia nel mondo. Viva l’Italia, viva la Repubblica!
*deputata eletta nel Nord e Centro America, residente negli Usa
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