Buon 1 maggio a tutti voi. Il mio personale pensiero oggi va a chi un lavoro non ce l’ha, a chi l’ha perso, a chi lo sta cercando.
Soprattutto penso a centinaia di migliaia di italiani, oltre mezzo milione negli ultimi dieci anni, che hanno dovuto lasciare il nostro Paese non per scelta ma perché costretti, perché l’Italia non ha nulla da offrire loro oppure è disposta a dare soltanto le briciole.
Molti di quelli che partono hanno tra i 25 e i 35 anni. Saremmo un Paese molto più ricco se sapessimo investire sul futuro e il futuro sono i nostri giovani. Ma pare che la classe dirigente italiana oltre alle chiacchiere sia capace di produrre davvero poco.