Scrivo mentre il Parlamento ha eletto i propri vertici, ma quando sembra ancora lontana una soluzione per la formazione del governo. Impossibili i commenti, visto che la situazione è fluida. Personalmente non mi straccerei le vesti per un accordo del centro-destra con il M5S, purchè ci sia chiarezza su tutto. Eppure una vocina mi dice come sia ben strano che il PD abbandoni così velocemente la partita anche se, dopo la botta elettorale, la strategia PD sia forse di voler stare sull’Aventino per far dimenticare alla svelta le proprie responsabilità e sperare nei litigi altrui in vista di prossime elezioni.
Da notare che intanto – come previsto – improvvisamente l’Europa si è messa a minacciare l’Italia per il deficit di bilancio, che stanno venendo al pettine i rinvii dell’aumento IVA senza coperture e l’ISTAT sottolinei (solo adesso!?) come la povertà metta a rischio il 30% delle famiglie italiane con un deficit pubblico che negli ultimi mesi è schizzato a livelli mai raggiunti.
Di chi la colpa? Nessuno se l’è presa prima delle elezioni con Gentiloni & C. eppure nei mesi pre-elettorali le mance si sono moltiplicate. Se però – visto che è Pasqua – vogliamo sorridere un po’, ecco il neo senatore Matteo Renzi che ha annunciato al suo arrivo a Palazzo Madama: “Non parlerò per due anni”. Segnatevelo, e fate partire il cronometro.