Una domenica che Gregorio De Falco, capitano di fregata e candidato M5S, non dimenticherà facilmente. Tutto comincia con un articolo pubblicato dal Corriere della Sera di oggi, nel quale vengono riportate alcune dichiarazioni della moglie di De Falco: “Mio marito, in stato di alterazione, durante un’accesa lite in casa ha aggredito me e una delle nostre due figlie”. Sono parole che la donna avrebbe pronunciato parlando con la polizia, intervenuta dopo una lite avvenuta circa una settimana fa.
Secondo quando riporta il Corriere, la donna avrebbe raccontato agli agenti che durante “un pesante diverbio in famiglia” De Falco “aveva alzato le mani contro di lei e sua figlia, appena maggiorenne”.
De Falco viene dipinto come un uomo molto violento, pieno d’ira, incapace di controllare la propria rabbia. Durante il litigio in famiglia, “De Falco – dice ancora il Corriere – avrebbe agito in maniera violenta mentre era in uno stato di alterazione, non meglio precisato. E la figlia, dopo essere stata presa per i capelli dal padre, sarebbe fuggita di casa per tornarvi solo dopo molte ore”.
Nessuna denuncia, tuttavia, nei confronti di De Falco da parte della moglie, sottolinea il quotidiano. Tuttavia “le dichiarazioni della donna rimangono comunque agli atti, perché rese davanti a pubblici ufficiali. E visto che il presunto autore della violenza è candidato alle politiche del 4 marzo, la segnalazione di quanto accaduto è arrivata sino agli uffici centrali di Roma”.
Non bastavano dunque gli scandali M5S legati alla rimborsopoli grillina. Una notizia, quella che riguarda De Falco, che ha caratterizzato la domenica politica. Matteo Renzi prende la palla al balzo: “Se c’è qualche candidato che mette le mani addosso alla moglie o alla figlia, su quello tutti insieme si dica no. Sulla violenza non si scherza. Non possiamo rischiare di avere i nostri rappresentanti a quel livello lì”. Per Renzi si tratta di questione diversa, rispetto al fatto dei falsi rimborsi, che “noi non cavalcheremo”. “Ma la lotta alla violenza contro le donne deve essere patrimonio di tutti”.
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Sara Manfuso, presidente dell’associazione #Iocosì: “De Falco impresentabile. Mi aspetto un ritiro immediato dalla competizione elettorale, invocato a gran voce da tutti, e una maggior attenzione da parte di tutte le forze politiche nella selezione dei potenziali rappresentanti del popolo italiano perché, diciamolo, merita qualcosa di più rispetto a ladri, bugiardi e violenti”.
Gregorio De Falco prova a dire la sua su Facebook: “La situazione che sto vivendo mi amareggia moltissimo. Sento quindi il dovere morale e sociale di chiarire la mia posizione”. “Si tratta – scrive – di una strumentalizzazione mediatica volta alla denigrazione”. “Si tratta di una situazione difficile che la mia famiglia sta attraversando in conseguenza dell’avvio del procedimento legale di separazione tra me e mia moglie, separazione che ha avuto inizio più di un anno e mezzo fa. Le difficoltà di trovare un accordo economico tra le parti e la tensione che ne deriva è il motivo scatenante dell’episodio di un recente alterco. Che comunque affermo e ribadirò sempre con onestà, non mi ha visto attore di violenze, ingiustamente attribuite alla mia persona, nei confronti dei miei familiari. E’ evidente – conclude – che si tratta di una strumentalizzazione mediatica volta alla denigrazione”. Ma sono le sue parole contro quelle pronunciate da sua moglie davanti a pubblici ufficiali.