La scorsa settimana si sono incontrati alla Farnesina il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, il Rettore dell’Università di Buenos Aires (UBA), Alberto Barbieri, e il dott. Claudio Zin. Al termine dell’incontro una nota annunciava la creazione di un centro studi italo-argentino.
Ieri, all’Università di Buenos Aires, è stato inaugurato l’Istituto Italo-argentino de altos estudios, presieduto dal dott. Claudio Zin. L’evento si è svolto alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del rettore dell’Università Alberto Barbieri, dello stesso Zin, naturalmente, di tanti illustri ospiti e di centinaia di studenti. La partecipazione del premier italiano all’inaugurazione dell’Istituto ha offerto all’Istituto stesso, al suo presidente Zin e all’UBA una garanzia politica di altissimo livello oltre a un’ampia rilevanza mediatica.
“L’Istituto Italo-argentino de altos estudios è un ponte d’oro tra l’Università di Buenos Aires, la più importante dell’Argentina, la seconda di tutta l’America Latina, e le migliori università italiane”, dichiara il dott. Claudio Zin a ItaliaChiamaItalia. “L’UBA – prosegue Zin, già senatore del MAIE – conta oltre 320mila studenti, 35mila docenti, e tra questi almeno il 20% di discendenza italiana”.
L’Università di Buenos Aires inoltre è frequentata da 400 studenti italiani, fa sapere il presidente dell’Istituto, che sono lì grazie ad accordi con i nostri atenei.
“L’Istituto Italo-argentino de altos estudios ha come obiettivo principale quello di favorire uno scambio di idee e di progetti tra alunni, docenti, ricercatori, organizzandolo in maniera fluida e ordinata. Si tratta – sottolinea Zin a colloquio con Italiachiamaitalia.it – di uno strumento molto importante per la comunità italiana, in particolar modo per i più giovani, perché possano costruire nel modo migliore il loro futuro”.
La foto che pubblichiamo qui di seguito è un documento di portata storica. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante un ricevimento in suo onore offerto alla Casa Rosada dal presidente della Repubblica Argentina Maurizio Macri, torna a parlare pubblicamente del Centro Italo-argentino, sottolineando l’importanza di tale organismo. Ad ascoltarlo ci sono naturalmente il presidente Macri, con la sua signora, il Sen. Claudio Zin e i maggiori esponenti della comunità italiana dell’Argentina, tra cui rappresentanti di Comites e CGIE, oltre a diversi coordinatori del Movimento Associativo Italiani all’Estero.
Mancava solo il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE, impegnato in altre missioni istituzionali all’estero. Il Sottosegretario, infatti, atterrerà nelle prossime ore a Città del Messico per partecipare all’insediamento del presidente messicano. Previsto per questa sera un incontro conviviale con i principali esponenti della comunità italiana presso la residenza dell’Ambasciatore italiano Luigi Maccotta.
Merlo, comunque, anche se a distanza, ha seguito tutto. Il presidente del MAIE è molto soddisfatto, soprattutto per la creazione di un Centro studi di altissimo livello nel Paese con la più grande comunità italiana del mondo.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo avere inaugurato l’Istituto Italo-argentino insieme a Zin, ha ricevuto all’Università di Buenos Aires il Dottorato Honoris Causa – questione gestita dal Sen. Ricardo Merlo in persona – e ha tenuto una lectio magistralis.
“’Mettere il popolo al primo posto’, il tema scelto dalla Presidenza argentina per questo Vertice G20, diventa un imperativo universale, ed è esattamente la priorità che si è dato, sul piano nazionale, il Governo che ho l’onore di presiedere”, ha dichiarato convintamente il premier italiano.