A Buenos Aires sono ufficialmente iniziati i lavori per rimettere in piedi il monumento a Cristoforo Colombo, donato un secolo fa dalla collettività italiana all’Argentina. I lavori, secondo quanto riporta Tribuna Italiana, periodico italiano edito in Argentina, si svolgono nel molo “Puerto Argentino”, di fronte all’aeroporto Jorge Newbery nella “Costanera”.
Due settimane fa sono arrivate le gru necessarie per muovere ed issare i duecento pezzi, grandi e meno grandi, figure, lastre di marmo, bassorilievi, e la statua di Cristoforo Colombo, un tutto che compone il magnifico monumento opera di Arnaldo Zocchi, che da quasi un secolo si trovava nella piazza che porta il nome del Grande Navigatore Genovese, dietro alla Casa Rosada, e che per un capriccio dell’ex presidente Cristina Fernandez de Kirchner fu tolto e portato in questo nuovo posto, deciso dal Governo della Città di Buenos Aires. Una destinazione definitiva, viste le leggi, sia nazionali che locali, che hanno approvato lo spostamento e la nuova sistemazione.
I lavori di spostamento e risistemazione dell’opera, sottoposta a lavori di restauro portati avanti dal prof. Domingo Telechea, sono eseguiti da esperti delle facoltà di architettura e di arte dell’Università di La Plata.
Con l’ingresso delle gru è iniziata la collocazione in ordine sul terreno delle varie parti del monumento. Bisogna ricordare che non appena fu portato nel molo “Puerto Argentino”, iniziarono subito i lavori di costruzione delle fondamenta della grande opera e visti sia il peso (circa 600 tonnellate) sia i terreni, praticamente sul fiume, è stato necessario fare una base robusta e profonda. Su di essa sono state costruite una piattaforma e anche la cripta, tutti elementi sui quali poggeranno le varie figure, le lastre di marmo e la statua di Colombo.
Gli esperti al lavoro calcolano che ci vogliono tra quattro e sei mesi per completare la sistemazione del monumento, tempi che dipenderanno soprattutto dalle condizioni meteorologiche. Nei giorni scorsi il presidente di FEDIBA e del COMITES di Buenos Aires, Dario Signorini, ha visitato il posto, per prendere visione dei lavori.
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