L’On. Renata Bueno, eletta con l’USEI in Sud America e iscritta al gruppo Misto alla Camera, continua a portare avanti la propria battaglia a favore dell’estradizione dell’italo-brasiliano Henrique Pizzolato, condannato a scontare una pena di 12 anni e 7 mesi per la sua partecipazione attiva nel più grande scandalo di corruzione politica della storia del Brasile, il “Mensalão”, e fuggito in Italia alla ricerca di tranquillità per usufruire di quanto rubato al popolo brasiliano.
La deputata eletta all’estero ha scritto ieri, 8 aprile, una lunga lettera al ministro della Giustizia Andrea Orlando proprio per chiedere che Pizzolato venga consegnato alle autorità brasiliane.
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Tra le altre cose, Renata Bueno nella lettera a Orlando scrive: “L’estradizione di Pizzolato, la cui parola finale spetta a Lei, Signor Ministro, sarà probabilmente uno dei più rilevanti apporti che l’Italia offrirà al Brasile nella sua lotta contro un male che mette a rischio il vero ruolo delle istituzioni brasiliane per la realizzazione dello Stato di diritto e dei principi della democrazia in quel Paese: la corruzione. Inoltre, risulterà chiaro che l’Italia non è un rifugio per corrotti; che i cittadini che detengono la cittadinanza italiana e che hanno in qualche modo minato lo Stato di Diritto e la Democrazia di un altro paese non possono fare del nostro Paese un porto sicuro”.
Secondo Bueno “l’estradizione di Henrique Pizzolato è una forma per rendere onore all’eredità che ci hanno lasciato coloro che hanno lottato, pagando in qualche caso con la loro stessa vita, per la difesa della Democrazia e la costruzione di un vero Stato di Diritto in Italia”.
E il caso che riguarda Cesare Battisti? “Le successive tappe, ancora in evoluzione, della giustizia federale brasiliana, che ha giudicato Cesare Battisti per ciò che è realmente, un criminale comune, un assassino di persone innocenti, permettono di sperare che questo delinquente possa tornare in Italia a scontare la pena per i crimini che ha commesso, per la soddisfazione dei brasiliani e degli italiani”.
In conclusione Bueno scrive: “Signor Ministro, La prego di riflettere sugli argomenti che Le ho sottoposto e sul significativo peso che la decisione di estradare Henrique Pizzolato può rappresentare in termini estremamente positivi per l’immagine dell’Italia: un Paese che antepone ad ogni altra questione il rispetto delle leggi e degli impegni assunti e che rifiuta l’idea di trasformarsi in rifugio per chi crede di proteggersi restando impunito per i suoi crimini, come ancora, purtroppo, avviene in Brasile per la criminalità più pericolosa”.
Ora, su ItaliaChiamaItalia lo abbiamo già commentato: perché tanto impegno da parte di Bueno nel chiedere l’estradizione di Pizzolato e così poco impegno, dall’altra parte, per chiedere che Battisti venga riconsegnato all’Italia? Renata Bueno, con la sua richiesta al ministro Orlando, fa gli interessi dell’Italia o piuttosto quelli del proprio Paese di residenza, ovvero il Brasile? A noi sembra che Renata sia in pieno conflitto d’interesse. All’onorevole chiediamo di prestare più attenzione, piuttosto, ai problemi della comunità italiana residente in Brasile e Sud America, che sono tanti, problemi di cui Bueno sembra essersi dimenticata, a giudicare dai suoi interventi e dalla sua attività legislativa. E su Pizzolato ci metta pure una croce sopra: Battisti è ancora libero, in Brasile, e l’Italia in questo caso non è pronta a porgere l’altra guancia.
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