Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio ha detto: "Questa settimana ci sarà un Ufficio di presidenza di Forza Italia che individuerà il calendario della prossima convention polito-programmatica del nostro partito. Incontro che sarà poi la base per la costruzione di un’offerta politica unitaria, di un soggetto politico unitario del centrodestra, unito e di governo: Salvini, Meloni, Forza Italia e tutte quelle forze che dicendo ‘no’ al referendum e ‘no’ a Renzi si collocano strutturalmente e stabilmente nella nostra area politica".
"Sul referendum Renzi è solo, sempre più solo. Ha tutti contro, anche una parte consistente del suo Partito democratico", ha sottolineato Brunetta, per poi continuare: "Questo signore vuole, a forza, cambiare la Costituzione con una ristretta minoranza del Paese, con una parte del suo partito, avendo a sinistra tutti contro. Avendo Grillo contro, avendo tutto il centrodestra contro, e avendo D’Alema, Bersani, tutta la minoranza del suo partito contro. Ma come si può pensare di cambiare con la violenza una Costituzione con una estrema minoranza del Paese, ma anche del Parlamento? La cambia con Verdini? La cambia con Alfano? Con i transfughi del centrodestra? Ecco, questo è il senso della questione referendaria, Renzi pensa di avere ragione lui con una estrema minoranza del Paese. Tutti gli altri contro. Magari con lui c’è Marchionne, italosvizzero che ha portato la Fiat in Olanda e in Inghilterra, che paga le tasse in Svizzera, di nazionalità canadese; magari con lui ci sono le agenzie di rating, Standard & Poors, JP Morgan. Renzi pensa di cambiare la Costituzione con questi alleati e con questi sponsor? Veramente la cosa preoccupa e fa paura".
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