"Il ragazzo deve studiare di più, essere meno arrogante perché la realtà ha la testa dura. Lui adesso si trova nel momento peggiore. Il Senato è nel caos della riforma costituzionale, l’economia va a picco, la sua politica economica è in stato di fallimento, del semestre europeo a guida italiana non ne parla più nessuno". Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, parla di Renzi in un’intervista a La Stampa. E sostiene che "è delegittimato dalla vicenda Mogherini. Nel momento così tragico per le guerre che ci circondano, l’Europa è priva del suo Alto rappresentante per la politica estera e tutti attribuiscono questa mancanza a lui". E del fatto che Renzi dica che i numeri non contano commenta: "A me sembra una grande stupidaggine e lo dico alla maniera dei gesuiti".
"Io sono il presidente di un gruppo all’opposizione del governo. Faccio opposizione sulle questioni che interessano gli italiani, a cominciare da quelle economiche". "Cottarelli è un professionista serio e perbene. Appena Renzi è arrivato a Palazzo Chigi l’ha subito delegittimato. Quello di Cottarelli è stato un lungo addio ed è meglio che non rimanga fino a ottobre, perché farebbe male a se stesso e all’Italia", "la verità è che le condizioni economiche non sono quelle previste dal governo. Tra qualche giorno Renzi parlerà di manovra correttiva. Lui ha sempre negato la realtà dei numeri e ora ne viene travolto. Come fai a reggere tutta la politica economica sulla spending review e poi delegittimi il commissario della stessa revisione della spesa? Ma chi crede di prendere in giro? Se i 16 miliardi di tagli non si faranno, le coperture saranno date automaticamente dalle cosiddette clausole di salvaguardia, cioè l’ aumento delle accise e dai tagli lineari".
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