Renato Brunetta, responsabile economico di Forza Italia, è intervenuto su Radio Cusano Campus e su Roberto Gualtieri ministro dell’Economia ha commentato: “Ne parlano bene come parlamentare europeo, come presidente della commissione Ue all’Europarlamento, cosa utile per rompere l’isolamento in cui l’Italia era precipitata col precedente governo. Se è così, buon lavoro al collega Gualtieri. Che poi suoni Bella ciao con la chitarra classica non mi turba, anzi”.
Sul nuovo governo: “Con la caduta del governo Salvini-Di Maio lo spread è diminuito di oltre 100 punti. Vuol dire che c’era qualcosa nel precedente governo che andava contro l’economia, contro i mercati, contro gli investitori. Quando parlavano Bagnai e Borghi si vedeva. Io sono all’opposizione anche di questo governo, ma se questo governo darà più stabilità dal punto di vista del rapporto con l’UE e con i mercati ben venga”
“Al momento godiamoci la caduta dello spread. Poi c’è la nomina a commissario europeo di Gentiloni che è persona seria, capace, di credibilità acquisita, speriamo che almeno questo ci consenta di dialogare alla pari con i maggiori Paesi dell’UE. Almeno una cosa è positiva, torna la centralità del Parlamento. Prima forse c’era un consenso popolare ma il Parlamento era azzerato. Adesso il consenso popolare forse c’è meno ma il Parlamento è tornato centrale. In una Repubblica parlamentare mi sento più tutelato dalla centralità del Parlamento, rispetto al Papeete Beach e dall’inno di Mameli suonato tra un mojito e l’altro”.
Su Salvini. “Salvini ha fatto un autogolpe e questo gli si è ritorto contro. In quella crisi c’era la possibilità di rifare una coalizione di centrodestra, mentre Salvini fino all’ultimo ha offerto a Di Maio la leadership, preferendo i 5 Stelle al centrodestra. Il risultato è che i 5 Stelle non ci sono stati. Il risultato è che adesso abbiamo un governo di sinistra-sinistra. Ora ci sono al governo 3 partiti che le elezioni del 4 marzo le avevano perse perché i grillini avevano perso contro la coalizione di centrodestra, PD e Leu avevano straperso. All’opposizione ci sono tutti i partiti che le elezioni le avevano vinte. E’ un bel paradosso e di questo dobbiamo ringraziare l’amico Salvini. Se il linguaggio di questa nuova destra populista lepenista è quello che abbiamo visto, porta al governo della sinistra. La destra sovranista non è maggioritaria, lo abbiamo visto anche in Europa. Questo ha portato ad un governo che è il più a sinistra della storia repubblicana”.
La manovra annunciata da Salvini? “Era pura propaganda, avrebbe significato uscire dall’Euro. E’ una balla colossale. Una manovra di 50 miliardi porterebbe alle stelle il deficit e lo spread a salire oltre i 500 punti e faremmo la fine della Grecia. Basta con la propaganda, costruiamo un centrodestra di matrice liberale, democratica, europea, se non c’è questa volontà auguri agli amici Salvini e Meloni, ma questa prospettiva lascerà al governo le sinistre del PD e dei grillini nei prossimi 20 anni”.