Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla camera dei deputati, su Radio Cusano Campus ha parlato di Guido Bertolaso, candidato sindaco di Roma per Forza Italia: "L’altra sera ho avuto l’amico Bertolaso a cena, perché siamo andati a fare una visita al Divino Amore. Ne abbiamo tutti bisogno dati i tempi. A cena, i racconti che ho sentito da Bertolaso, dall’Aquila all’Africa, passando per la Protezione Civile, di quest’uomo straordinario, schivo, anche un po’ rude, con un’esperienza di vita e professionale straordinaria. Mi chiedo, ma perché tanta cattiva stampa davanti a un uomo straordinario che conosce le cose che dice di fare? Gli altri candidati non hanno mai avuto esperienza di tipo amministrativo-governativo. Bertolaso è uno che le cose che dice le sa fare. Se dice che risolve il problema della spazzatura, lo sa fare perché l’ha già fatto. O le buche, o la casa. Gli altri sono candidati improbabili, virtuali. Le cose che dicono di fare non le hanno mai fatte".
Brunetta, tra le altre cose, ha raccontato la propria disavventura con la bolletta della luce: "La class action potenzialmente è un grande strumento. La usiamo per fare opposizione extraparlamentare partendo dalla gente. Vogliamo parlare delle maxi bollette per l’energia? Sono toccate anche a me! I fornitori dei servizi gas, elettrici, ecc non fanno i controlli, non leggono i contatori e dopo due tre anni ti arriva un bollettone. A me è arrivata una bolletta della luce da 14.000 euro, mi è venuto un mezzo collasso, dati i tempi. Tra casa, giardino, illuminazione e così via fai presto a fare i conti. Tra l’altro dentro al bollettone spesso ci sono importi non dovuti".
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