Chi è stato quest’uomo per il cinema e per il complesso “universo” delle arti marziali lo sappiamo tutti ma quello che ha saputo fare in ambito umano è bene ribadirlo con fermezza e convinzione. In arte Bruce Lee, nato nella Chinatown di San Francisco il 28 novembre 1940, famiglia originaria di Hong Kong, è universalmente riconosciuto come l’uomo che ha saputo combinare al meglio l’arte antica del Kung Fu con il modo di fare cinema e – soprattutto – tramite questa sua grande passione, unire amorevolmente il popolo cinese con quello americano. E’ l’Eroe per antonomasia dell’integrazione razziale in un’epoca, tra l’altro, non proprio attenta a queste sinergie. Dal Kung Fu riesce a creare il Jeet Kune Do, sua nuova disciplina che esporta in tutto il mondo tramite le numerose palestre fondate prima e dopo la sua prematura scomparsa. In giovanissima età si trasferisce ad Hong Kong per poi tornare, appena maggiorenne, negli Stati Uniti. E’ l’allievo prediletto del Maestro Yip Man, il Re incontrastato delle arti marziali cinesi e, dopo vari tentativi, riesce, con immenso sacrificio, a sfondare nel difficile comparto del cinematografo. Indimenticabili le sue performance in “Il furore della Cina colpisce ancora”, “Dalla Cina con furore”, “I 3 dell’operazione Drago”, “L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente” – girato all’interno del Colosseo romano con uno strepitoso Chuck Norris – e nel capolavoro incompiuto, quello con Kareem Abdul-Jabbar; “L’ultimo combattimento di Chen” che, per cause ancora ignote, non riesce a terminare. Nella vita privata sposa Linda Emery con la quale avrà due figli; Brandon (anch’esso scomparso tragicamente) e la femmina Shannon. Tra gli anni Settanta e Ottanta intere generazioni (di tutto il pianeta) crescono con le sue eleganti movenze, con i suoi modi perfetti di agire dentro il set e con la sua incredibile empatia che ha raggiunto livelli di ammirazione senza eguali.
Negli ultimi tempi soffriva di forti convulsioni ed emicranie, fin quando il 20 luglio di 43 anni fa, a causa (forse) di un emorragia celebrale a soli 33 anni, il corpo di Lee smette di donarci le sue meravigliose interpretazioni nella “cosiddetta” vita terrena… ma la sua stella, quella che tanto ha brillato e che tanto ci ha fatto sognare negli anni d’oro continua imperterrita a donarci emozioni uniche. La sua lucentezza è impressa indelebilmente sulla Hollywood Walk ok Fame presso la città simbolo del suo successo e delle sue sofferenze; Los Angeles! Il feretro di questa leggenda giace al cimitero di Seattle, unitamente a quello del suo adorato Brandon; uno a fianco all’altro.
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