“In merito alla denuncia del servizio delle Iene andato in onda ad urne chiuse la scorsa domenica, che ha richiamato ancora una volta la faccenda dei brogli all’estero, in riferimento alla quale è stata aperta in queste ore un’indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, ho chiesto alla magistratura di essere ascoltato, attraverso una nota depositata questa mattina, nella quale evidenzio di essere a conoscenza dei fatti ed essere stato insieme ai miei collaboratori e ad altri candidati della mia lista, testimone di illeciti ed irregolarità commessi da sedicenti procacciatori di voti attivi sul territorio estero”. Lo dichiara in una nota Aldo Di Biagio, senatore di Civica Popolare.
“La campagna elettorale che si è appena conclusa all’estero è stata anomala e complessa – spiega – ed è verosimile che proprio le questioni sollevate dalle Iene nei mesi scorsi abbiano “favorito” il sorgere di un nuovo business con una esasperazione delle dinamiche di compravendita di plichi acquisiti in modalità illegittime sui territori di forte presenza di connazionali, di cui ho prove, registrazioni e atti, che avrò cura di riferire agli organi inquirenti”.
Di Biagio conclude: “Data la gravità dei fatti contestati ed il riflesso che tutto questo sta avendo sulla legittimità del diritto di voto agli italiani all’estero, ritengo sia urgente ed opportuna un’indagine che consenta di approfondire tutti gli aspetti di questo sistema e con questa consapevolezza voglio dare il mio contribuito in prima persona”.