Carissimo direttore,
in questi giorni non si fa altro che parlare di brogli elettorali, anche sul Suo giornale. La trasmissione Le Iene domenica sera ha trasmesso un servizio in cui chiedeva spiegazioni alla Farnesina, nello specifico al Direttore Generale Luigi Maria Vignali, il quale ha congedato il giornalista Filippo Roma con due parole che per noi italiani all’estero pesano come un macigno: “Fake News”.
Ecco qui il filmato in questione.
Di questo si tratta, di una sorta di connivenza verso un malcostume che non trova soluzione. Dopo attenta riflessione, ho deciso quindi di scrivere una lettera (eccola qui sotto) al Dott. Luigi Maria Vignali, per metterlo al corrente che noi italiani all’estero non siamo una fake news e che dimettersi sarebbe la cosa più corretta da fare.
Chiedo quindi, gentile direttore, la cortesia di pubblicare tale lettera, affinchè il malcontento di tutti noi porti al cambiamento di un sistema malsano e pericoloso.
LA LETTERA DI VINCENZO ZACCARINI
Al Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie
Luigi Maria Vignali
Sua Sede
Egregio Direttore,
sono un italiano all’estero, che vive e lavora come imprenditore da 38 anni nel Regno Unito, portando l’eccellenza del Made in Italy nel mondo. A Gennaio 2018, ho deciso di candidarmi nuovamente per rappresentare i miei connazionali alla Camera dei Deputati, convinto che questa volta le cose sarebbero andate diversamente.
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Nel 2013 infatti riscontrai non poche irregolarità in merito al voto degli italiani all’estero, la modalità per corrispondenza permetteva a personaggi incaricati da alcuni “candidati” di vari partiti di rubare o far sparire plichi, questo mi lasciò alquanto perplesso sull’effettiva integrità funzionale del sistema di voto all’estero. Già allora avevo evidenziato le irregolarità, purtroppo senza seguito.
Mi consenta di farle presente che ad oggi, nonostante i vari richiami da parte dei media nazionali e di siti e giornali legati al mondo dell’emigrazione che evidenziano evidenti brogli elettorali, e l’ammissione di tali fatti da parte delle istituzioni, nulla è stato fatto.
La fase di consegna dei plichi è stata nuovamente intercettata e contaminata. Molti connazionali non hanno potuto votare perché privi del plico a loro sottratto, la fase di scrutinio a Castelnuovo è avvenuta in modo approssimativo e totalmente priva di controllo, lo stato di abbandono dei seggi lasciava intravedere l’esito di queste elezioni, dove diversi “presidenti di seggio” hanno trovato terreno fertile per favorire alcuni candidati.
Egregio Direttore, la Farnesina dovrebbe tutelare i nostri interessi e non essere connivente con un sistema riconosciuto più volte come fallace, sono costernato nel notare che purtroppo nulla è cambiato e il malcostume continua.
L’Italia ha la memoria breve e prima o poi questa storia finirà nel dimenticatoio, ma per noi italiani all’estero sarà l’ennesima sconfitta, perché privati del diritto di votare ed essere rappresentati in patria in modo trasparente.
Una situazione simile, qua in Inghilterra, avrebbe portato alle immediate dimissioni del Ministro competente. Le chiedo quindi, quale Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, a dimostrazione della sua integrità morale, di rassegnare le dimissioni, affinché noi italiani all’estero si possa tornare ad avere fiducia nelle istituzioni che dovrebbero rappresentarci.
Grato per avere dedicato la Sua attenzione a questo mio scritto e auspicando quanto da me richiesto, la saluto distintamente.
Con ogni osservanza
Londra, 19 Marzo 2018
Cav. Vincenzo Zaccarini