“La Brexit non è solo il prodotto di un revanchismo storico ma piuttosto di un vero disagio sociale, causato dalla assenza di vere pari opportunità per tutti e da una UE lontana e incompleta. E sulla Brexit il partito laburista ha l‘imperdonabile colpa di non aver voluto difendere l’Ue come progetto progressista e di aver provato a ignorare la questione Brexit, infine di non aver fatto una netta scelta di campo. Un monito chiaro anche ai populisti nostrani. E l’inedita esperienza della Brexit ci dimostra anche chiaramente che il processo di integrazione Europea non è inevitabile e bisogna combattere per questa sfida tutti i giorni senza paura”. Così l’On. Massimo Ungaro nei primi giorni della Brexit e nelle fasi iniziali dei negoziati commerciali tra UE e Regno Unito.
“La Brexit – prosegue il deputato – insegna che ogni forma di timidezza nel processo di integrazione dell’Unione è più pericolosa del sovranismo. Sembra infatti una posizione innocua ma in realtà, ora che siamo a metà del guado, o l’Europa si riscatta si completa e si riforma o possiamo soltanto perdere. Arrestare il processo di integrazione oggi significa avviare il processo di disgregazione di domani. A me piace pensare che sia la Brexit sia un arrivederci e non un addio. Non soltanto come ha detto Matteo Renzi perché nel lungo termine i sovranisti non riusciranno ad assicurare la grande prosperità e le tante promesse fatte al loro popolo britannico ma anche perché confido nei milioni di giovani britannici che hanno votato contro la Brexit che oggi sono minoranza ma il futuro sarà loro”.