A conclusione di una missione istituzionale di due giorni a Londra, il sottosegretario agli Esteri Sen. Ricardo Merlo ha tenuto una conferenza stampa durante la quale tra le altre cose ha dichiarato che l’Italia e’ pronta a una trattativa “bilaterale” con il Regno Unito – seppure solo come ultima ratio – pur di garantire dopo la Brexit la tutela al 100% dei diritti attuali dei 6-700.000 connazionali residenti di la’ dalla Manica nel caso in cui il negoziato di divorzio dall’Ue si concluda col temuto ‘no deal’.
Accompagnato nella sua visita da Luigi Vignali, direttore generale alla Farnesina per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, Merlo ha incontrato i rappresentanti della comunità italiana e i responsabili delle varie associazioni e organizzazioni italiane.
La comunità è “preoccupata” e “sente una grande incertezza” rispetto alle incognite ancora aperte della Brexit, ha spiegato il Sottosegretario, aggiungendo di aver notato “buona volontà” da parte britannica sul tema del rispetto dei diritti dei cittadini europei già trapiantati nel Regno, e di non aver motivo per mettere in dubbio l’impegno ribadito da Theresa May al riguardo anche nel caso di un divorzio senz’accordo (no deal).
“Tuttavia – ha avvertito – le dinamiche politiche possono cambiare la situazione”. E per questo il governo italiano “si e’ preparato a tutti gli scenari”, incluso un ipotetico accordo bilaterale post Brexit con Londra su questo specifico dossier: perche’ “la difesa degli Italiani” d’oltremanica “e’ una nostra assoluta priorità“.
Durante la visita, Merlo ha passato in rassegna anche la situazione del consolato di Londra, la cui anagrafe – la piu’ numerosa al mondo – conta ormai 330.000 iscritti solo fra gli Italiani registratisi in Inghilterra e Galles.
Quella italiana a Londra è una sede diplomatica che è stata rafforzata negli ultimi mesi con 16 arrivi fra diplomatici, amministrativi e contrattisti, sullo sfondo del piano per 350 assunzioni nella rete consolare italiana globale avviato “da questo governo dopo anni di rinvii da parte di vari governi precedenti”, ha detto il sottosegretario.
Un piano in grado di “riequilibrare la domanda e l’offerta” di servizi. La nostra rete consolare si sforza di lavorare al meglio. Nel 2018 ha processato un totale senza paragoni al mondo di 30.000 iscrizioni anagrafiche e 28.000 richieste di passaporti, come ha notato ancora Merlo in toni elogiativi.
EUROPEE
La Farnesina e’ pronta a rimettere in moto la macchina per istituire i seggi consolari necessari a garantire la possibilita’ di votare alle prossime elezioni europee anche per gli Italiani residenti in Gran Bretagna, laddove i termini della Brexit dovessero subire un rinvio. Lo ha assicurato oggi il direttore generale della Farnesina per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, Luigi Vignali, in visita a Londra col sottosegretario Ricardo Merlo.
Vignali ha precisato che il diritto di voto puo’ essere esercitato solo dagli italiani all’estero residenti in Paesi Ue e regolarmente iscritti all’anagrafe dei vari consolati. Quindi la comunita’ presente nel Regno Unito (stimata fra le 600 e le 700.000 persone, 330.000 delle quali registrate) non partecipera’ se Londra uscira’ dall’Unione come previsto il 29 marzo. Mentre avra’ diritto a farlo nel caso in cui si creassero le condizioni per una proroga dell’iter sino almeno alla fine di maggio. Una eventualita’ al momento solo ipotetica, ha notato Vignali, ma in vista della quale i meccanismi sono gia’ predisposti.