Archiviate le festività pasquali, torniamo a parlare di italiani all’estero e servizi consolari. Vi farà piacere sapere, cari lettori che ci seguite da oltre confine, che prosegue senza sosta il lavoro del governo a vostro favore, a favore di tutti voi italiani all’estero. Vale la pena sottolinearlo, visto il cambio di passo rispetto agli anni precedenti, quando di italiani nel mondo a livello di governo centrale non volevano neppure sentirne parlare.
Veniamo ad oggi. Abbiamo già dato notizia nei giorni scorsi, su queste stesse pagine, degli ulteriori fondi stanziati con il decreto Brexit per la nostra rete consolare. Fondi che serviranno a potenziare i servizi consolari nel Regno Unito ma anche in altre zone del mondo che necessitano di maggiori risorse, umane ed economiche, per far fronte alle sempre più numerose richieste da parte dei connazionali. Pensiamo in particolare al Sud America, a Paesi come il Brasile o l’Argentina: anche lì arriverà nuovo personale per snellire e velocizzare il lavoro.
Per quanto riguarda il Regno Unito in particolare, l’aumento del personale a contratto e l’assunzione di impiegati di ruolo nel Consolato Generale di Edimburgo hanno certamente costituito un importante rafforzamento della rete consolare italiana in UK, oberata di lavoro anche a causa della Brexit.
Nel dettaglio, nella sede diplomatico di Edimburgo, in Scozia, sono stati assunti, per far fronte al lavoro in vista delle Europee di maggio, due contrattisti a tempo indeterminato e un’altra figura che servirà da supporto temporaneo per il settore anagrafe e contabile.
Non è finita qui. Grazie ai fondi stanziati dal governo, si sta già lavorando per trovare una nuova sede per il Consolato, più moderna, sicura e adeguata dal punto di vista logistico. Lo stesso Console ha avviato i primi contatti per l’individuazione di una struttura da raggiungere agevolmente per i nostri connazionali e in grado di offrire servizi consolari degni di tale nome.
La sede attuale, spiegano fonti diplomatiche da Edimburgo, pur trovandosi in una zona prestigiosa, non è più funzionale. La sala d’attesa è troppo piccola per il numero di connazionali che si rivolgono al Consolato, inoltre non c’è ascensore per i disabili.
Si sta addirittura pensando di trovare un immobile che possa ospitare sia il Consolato che l’Istituto di Cultura italiano.
Sono tutte buone notizie per i nostri italiani in UK. Senza contare che, sempre grazie ai fondi stanziati dall’attuale esecutivo, è molto probabile la riapertura del Consolato di Manchester, chiuso negli scorsi anni dal governo Pd insieme a decine di altre sedi diplomatico-consolari.
Soddisfatto il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, al quale Italiachiamaitalia.it ha chiesto un commento: “Continuiamo a lavorare con e per gli italiani nel mondo, mettendo in campo ogni sforzo possibile. Sappiamo – prosegue – che il tema dei servizi consolari è tra i più sentiti dai connazionali, per questo come governo abbiamo voluto trovare i fondi necessari per dare risposte concrete. Come MAIE – sottolinea Merlo in conclusione – abbiamo sempre evidenziato la necessità di servizi consolari adeguati a un Paese come l’Italia; è proprio quello che stiamo facendo, offrire agli italiani all’estero un modo di sentirsi vicini e uguali ai connazionali residenti nel BelPaese”.