“La procedura di attuazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona da parte di Londra, con il conseguente venir meno della sovrastruttura legislativa comunitaria, rischia di creare notevoli difficoltà ai cittadini non britannici residenti sul territorio, che non sono al momento correttamente informati circa il loro diritto di stabilimento e sono privi di quei riferimenti istituzionali ed amministrativi tali da tutelarne il diritto acquisito alla permanenza e nei cui confronti continuano a sussistere approcci confusi e sotto certi aspetti discriminatori da parte dell’Amministrazione britannica”. E’ quanto dichiarano in una nota i senatori Aldo Di Biagio e Claudio Micheloni, firmatari di un’interrogazione attraverso cui si chiede al Governo un impegno a tutela dei connazionali nell’ambito delle dinamiche collegate alla Brexit.
“Risulta evidente l’assenza di norme chiare – spiegano – e considerando che le dinamiche di recesso dureranno due anni, appare presumibile che questo biennio rappresenti un vero e proprio limbo per i cittadini non britannici, a cui si aggiunge la morsa della burocrazia seguita dall’Home office nel rilascio di documentazioni che rendono poi di fatto complesso l’espletamento delle pratiche quotidiane, compreso l’accesso ai servizi del sistema sanitario pubblico”.
“Per questo – spiegano i senatori – chiediamo si intervenga nelle opportune e legittime modalità ed in sede di negoziato tra Londra e Bruxelles affinché si impegni Londra a garantire con specifici strumenti, la tutela dei diritti acquisiti dei cittadini italiani al fine di esorcizzare derive burocratiche e formule discriminatorie di cui già si registrano molteplici casi e di predisporre strumenti atti ad offrire ai cittadini italiani residenti, attraverso il coinvolgimento attivo del MAECI e delle rappresentanze in loco, informazioni e supporto al fine di fungere da riferimento nell’accoglimento e nella comprensione della disciplina ad essi applicata nella vigente fase transitoria, nella quale si svilupperà il citato negoziato e che condurrà all’uscita di Londra dall’UE”.
I senatori concludono. “Avvieremo un approfondimento in sede di Comitato per le questioni per gli italiani all’estero al fine di richiedere la formalizzazione dell’impegno”.
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