Ho visto e sentito Matteo Renzi a “Porta a Porta” in una delle sue pluriquotidiane apparizioni TV e devo dire che ha ragione quando invita gli italiani a non vedere sempre nero, a non lamentarsi per tutto, a reagire e a pensare in positivo.
Giusto, quindi, ma è altrettanto vero che gli italiani si chiedono – dopo 16 mesi di governo – dove siano finiti i buoni propositi e le promesse del leader, vista la modesta realtà delle sue riforme, valutando da una parte gli slogan e dall’altra la sua (non) concretezza.
Su troppi temi le risposte non vengono e le riforme attuate mi sembrano ben lontane da portare a risultati, mentre quelle più utili si incagliano per strada. Inoltre Renzi sta portando avanti una “sua” gestione assolutistica delle cose dove “un uomo solo al comando” (lui) non solo impone scelte dentro e fuori al suo partito, ma pensa a sistemare gli amici (suoi) in tutti i centri di potere, come sta per esempio dimostrando in questi giorni alla Cassa Depositi e Prestiti, la cassaforte di tutti gli italiani.
*ex deputato PdL, già sindaco di Verbania
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