Seduta in rialzo per le Borse del Vecchio Continente in una giornata caratterizzata da volumi di scambi limitati, pari al 60% sotto la media degli ultimi 30 giorni, con Londra chiusa per il Bank Holiday di fine agosto.
Madrid e’ stata la migliore con un rialzo dell’1,21%, seguita da Francoforte (+1,10%), Milano (+0,89%) e Parigi (+0,86%). A Piazza Affari ci sono stati forti acquisti su Mediobanca: il titolo, che ha trascinato al rialzo il settore del credito, ha chiuso in aumento del 4,53% a 3,6 euro. Gli operatori sembrano pensare all’ipotesi di una separazione tra le partecipazioni (principal investing) e le attivita’ bancarie.
Anche sul mercato dei titoli di Stato l’attivita’ e’ stata molto contenuta con lo spread Btp-Bund inchiodato intorno ai 435 punti base (436 in chiusura) ed un rendimento del decennale italiano al 5,70%. Il differenziale della Spagna si e’ mantenuto stabile sopra i 500 punti (503) col tasso sui Bonos al 6,38%.
La Germania ha venduto titoli di Stato a un anno per 1,975 miliardi di euro, offrendo ancora una volta un rendimento negativo e pari a -0,0246% contro il -0,054% del mese scorso. Nonostante questi tassi, la domanda e’ stata di 3,86 miliardi di euro rispetto ad una offerta iniziale del Tesoro tedesco di 3 miliardi. Prosegue dunque la caccia ai beni rifugio in un clima economico che sembra peggiorare. Oggi dalla stessa Germania e’ arrivato un dato che alimenta questi timori.
L’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, ad agosto e’ risultato in calo per il quarto mese di fila scendendo a 102,3 punti dai 103,3 di luglio toccando il livello piu’ basso da marzo 2010. ‘Anche la Germania incomincia a perdere colpi’, sottolineano gli analisti, spiegando che ‘la crisi nell’eurozona colpira’ soprattutto quelle aziende tedesche con grandi volumi di export’. Continuano, invece, le buone notizie per chi ha un mutuo a tasso variabile. L’Euribor a tre mesi, ossia il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali e che viene preso come riferimento per indicizzare i mutui, e’ sceso oggi allo 0,293%, segnando un nuovo minimo storico.
Martedì, intanto, l’Italia ritornera’ sui mercati con una emissione di Ctz, da un minimo di 2 miliardi a un massimo di 3 miliardi di euro, e due emissioni di Btp indicizzati all’inflazione dell’Eurozona con scadenza 2016 e 2019.
L’ammontare complessivo per le due emissioni di Btp€i e’ compreso tra i 500 e i 750 milioni di euro. Il 29 si svolgera’ invece un’asta semestrale di Bot da 9 miliardi di euro.
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